Ma chi l’ha detto che saranno “vacanze” di Natale? Se guardo l’agenda sono più impegnato dei periodi normali. Eppure ci provo a superare indenne questa prova.
Fosse per me mi addormenterei oggi sotto le coperte (il clima è quello giusto) per poi risvegliarmi esattamente il 7 gennaio.
Non ho una grande simpatia per i festeggiamenti “comandati”, preferisco quelli inattesi.
Ti godi le migliori vacanze e il relax sempre nei ritagli, nei momenti non programmati, che in quelli forzatamente previsti dalle abitudini e dal calendario. Quindi una vacanza può nascere in un periodo di assoluta normalità. Prendi e vai, senza troppe elaborazioni. Il forzare il divertimento non mi affascina, come quelli che “a capodanno bisogna far qualcosa di unico e sconvolgente” tranne stancarsi più che nei periodi normali. Oggi ho chiesto consiglio alla bilancia: l’ostilità con cui mi ha risposto dal basso dei suoi led luminosi ha detto tutto. Evitare i bagordi e gli eccessi, anche se sarà dura. In questo periodo la programmazione di cene “di fine anno” è un invito a fare esattamente il contrario. Cena della disco, cena della società, cena degli amici, cena della politica, caffè e aperitivi per chi finalmente ha un momento libero e può farsi sentire.
Che mi aspetta per le feste? Serate in disco, ultime scadenze e conclusione di alcuni progetti. Vorrei riuscire ad avere la mente chiara e fresca alla ripartenza del nuovo anno, togliermi tutti i dubbi su cosa sarà importante e cosa meno, lasciare (fisicamente e idealmente) tutto ciò che mi ingombra dal 2011, anno di novità ma anche di perdite importanti.
Sarebbe troppo facile dire “spero che l’anno fnisca al più presto”.
Il lutto di papà è un vuoto difficile da colmare.
Ma preferisco ripartire dicendo “voglio un 2012 all’altezza dei miei sogni”.
Questo sí, sono sicuro di affermarlo.