Stanotte sono morti in città due ragazzi. Avevano rubato uno scooter.
Sul web è partita la solita sagra dei commenti. “Se la son cercata”, ecco, quello più gettonato. L’analista social deve dire sempre la sua.
È la deriva delle parole, usate sempre e comunque, quando i silenzi potrebbero rappresentare la scelta migliore.
È fin troppo ovvio che il gesto non si difenda, che abbiano sbagliato, ma nessuno merita la morte per un furto. Nessuno merita di essere offeso anche dopo aver esalato l’ultimo respiro. Nessuno può parificare la perdita di uno scooter con una vita umana, anche quella di chi ha sbagliato strada.
Nessuno di noi di fronte a una vita che finisce, agli errori degli altri, può permettersi di giudicare e di scrivere cose con certa leggerezza.