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Sabato

Mi sbrigo un po’ di lavoro al computer, e alle 11 dopo aver fatto il dovere, aver rimesso un po’ di ordine in stanza, esco: la fortuna di stare in pieno centro, tra rambla e Palau Guell è incredibile. Praticamente a pochi minuti ho tutto, e Barcellona si dimostra facile da girare senza macchina (ringrazio!). Tutto alla modica cifra di 25 euro a notte (e c’è pure la vasca idromassaggio). Forza di airbnb. Mi sembra onestissimo, anzi di più.

Affamato, mi butto in un pub che propone sontuosa colazione inglese (fa proprio ridere, ma io sono sempre al contrario) e un altro giorno inizia. Giro nel centro storico, incrocio cose già viste, in uno squallido market compro acqua e frutta, guardo le vetrine con la noia di chi ha visto tutto nei negozi nostrani.

La sfilata di sigle è sempre la stessa: Zara, Intimissimi, Prada, Tezenis e compagnia varia. Mi interessa solo Pull&bear, provo senza convinzione una tshirt da 7,90 euro con collo allargato ma poi ci ripenso e la mollo. Ai commessi interessa poco, mentre musiconi house imperversano da impianti stereofonici che farebbero impallidire tanti locali di Chiagliari. H&M sembra un grand hotel dodici stelle, ma neanche entro. Poi c’è Bershka, Stradivarius, Mc Donald’s e Subway. Anche qui gran curiosità per l’Iphone6. Di Nuovo? Nulla. Ecco perché evito le Vie dello shopping. Mi annoiano.

Prendo il 59 direzione mare e mi ritrovo alla playa di Barceloneta in una panchina del terrapieno, vista mare. La spiaggia è gremita, altro che fine settembre. Da lontano la sagoma del gran hotel Barcelona sembra il contraltare alla Sella del Diavolo. Baretti affollati, cerveza, cocktail e sangria versata in continuazione. La spiaggia è viva, perfettamente inglobata nella città. Trovi ogni tipo di personaggi (pure nudiste) e tanta polizia con casacche color evidenziatore giallo e bermuda.
Se pensi a stasera c’è di tutto: la partita del Barcellona, un ottimo dj al pacha. L’imbarazzo della scelta.
Fosse per me resterei qui di fronte al mare senza far nulla, altro che partita, altro che disco. Mi basta poco.