Care maturande e maturandi,
è Tixi che vi parla, eterno liceale e sognatore viaggiante.
Paura, emozione, tensione, sofferenza, dubbio, stress: è quanto sentirete alla vigilia del primo passo importante della vostra vita.
Stanotte è la notte delle notti, quella più lunga.
L’esame di maturità è la prima porta, il primo salto senza protezioni verso l’età adulta. Una caduta libera e…quante emozioni!
Ricorderete questo momento, gli anni del liceo, gli amici, gli scherzi e le cazzate. Ricorderete col sorriso e nostalgia perché accadono una volta sola nella vita ed è bellissimo.
Ma state tranquilli: siete più pronti di quel che pensate e i professori non sono vostri nemici. Vi accompagneranno in questo momento.
Non abbiate paura, concentratevi sull’obiettivo, avete mille risorse inespresse e tutti i mezzi per superarlo.
Fidatevi, come a voi è successo anche a me. Era il 94, l’Italia perdeva i mondiali americani ai rigori con gli errori di Baggio e Baresi. Io ero al Pacinotti e quel “rigore”, l’esame, lo segnai zoppicando a metà luglio.
Poi fu la maturità e nella prima domenica, ricordo come se fosse oggi, nella spiaggia di San Teodoro, sdraiato senza più pensare a nulla, sentii un bel vento, quello di una mèta raggiunta e della libertà.
Ecco, è quello che sentirete anche voi tra poco.
Che la forza sia con voi!
Il meglio deve ancora venire.