Cinque ore di lezione in aula potrebbero sembrare un impegno notevole, Read More
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Le 16 lezioni che ho imparato da tanti di voi nel mio 2017
La lezione della corsa
Sono tornato a casa felice. Ho chiuso la mia Deejayten qui a Milano, la corsa di dieci chilometri organizzata ogni anno da Radio Deejay. Il primo obiettivo era arrivarci e farla, poi magari farla decentemente.
I risultati finali, grazie all’SMS con i tempi che ti arriva grazie al chip montato nella tua pettorina, sono stati davvero lusinghieri: 55 minuti, nella media di 5:30 minuti per il percorso di dieci chilometri. Oltre ogni aspettativa, anche perchè in allenamento stazionavo tra i 5:50 e i 6:10.
Certo, dieci chilometri sono solo un inizio. Mi scusino i veri atleti per tanto entusiasmo. Le distanze sono tante. Almeno il doppio. Se penso che New York è 42 chilometri abbondanti, torno con i piedi per terra.
Lasciatemi godere di questo momento, però.
La corsa è una piccola grande lezione di vita: preparare un obiettivo per mesi, piccolo ma per uno come me (abituato a fare 4/5 chilometri di media) già importante. Soffrire fino alla fine, quando sembra più complicato di quanto credevi allenandoti perchè emergono emozione, tensione e paura. Poi, quando finisci, dopo esserti sfondato con la busta ristoro (tè, barrette, noccioline, grana e tanto altro ben di dio) cronometro alla mano, veder di aver fatto il tempo migliore (5:30/km di media) e pensare già alla prossima.
In fondo ce la puoi fare, se ti alleni e se hai pazienza e non ti arrendi. Così funziona il mondo.
Altre cose che ho imparato in viaggio
Gustandomi una leggerissima zuppa gulash con retrogusto paprika ho pensato a quante cose ho imparato dai viaggi:
Ho imparato a non temere le diversità, ma ad accoglierle e rispettarle come ricchezza.
Ho imparato a portarmi il necessario, gustando la leggerezza.
Ho imparato a capire gli altri e magari un po’ me stesso.
Ho imparato ancora di più a sorridere e ringraziare in ogni attimo e momento.
Ho imparato quanto poco conti altrove chi sei, da dove provieni, che cognome hai, i soldi che hai e come ti vesti.
Ho imparato a conoscere persone nuove, anche solo attaccando bottone senza paura di sbagliare una parola o un accento.
Ho imparato qualche parola in più di altre lingue, qualche frase e qualche accento. E mi è piaciuto notare come sia bello comunicare e capire.
Ho imparato che la storia e la geografia sui libri sono una cosa, ma il vissuto e l’esperienza sono un’altra.
Ho imparato che tanti luoghi comuni su popoli, persone, tradizioni, culture sono le più grosse stupidità che ci portiamo dietro.
Ho imparato a mangiare di tutto, con piacere, senza lamenti, io che schifavo tante cose e che sono italiano.
Ho imparato a non lamentarmi quando i programmi non andavano bene, anzi a vivere senza programmi e accogliere la novità e l’imprevisto.
Ho imparato che si è più soli qualche volta con chi pensi di conoscere che a contatto con chi non conosci.
Ho imparato l’entusiasmo e la voglia di fare di chi è partito con meno possibilità.
Ho imparato che senza almeno una lingua oltre la tua non vai da nessuna parte.
Ho imparato mille usi e costumi, alcuni curiosi alcuni strani, ma chissenefrega.
Ho imparato che non conta il sole o il mare se le persone hanno voglia di fare. Il sole è dentro.
Ho imparato che casa mia sia ovunque, dove ci sia gente che ti accoglie e sorride.
Ho imparato che il mondo non ruota attorno alla mia città e alla mia persona.
Ho imparato che… (Se me ne vengono altre aggiungo).
Ho imparato ad avere sempre voglia di imparare qualcosa, a non accontentarmi ed a vedere che c’è sempre qualcosa, anzi tanto, che non conosco.