Si susseguono sulla stampa notizie di casi di sviste, errori, ritrattazioni dopo che innocenti hanno scontato decenni di galera, oltre ad essere stati esposti al pubblico ludibrio da titoli ad effetto e articoli.
Quotidiano è il livore dei commentatori web con la bava alla bocca pronti a giudicare senza sapere, aizzati da certa stampa.
Sangue! Sangue! Lapidatelo! Uccidetelo! Buttate la chiave! (finché tocca agli altri…)
Fin troppo ovvio che la giustizia dovrebbe avere fermezza nel perseguire i colpevoli, e la stampa dovrebbe raccontare la realtà con correttezza e attenzione alla dimensione umana dei fatti.
Insomma, due strumenti che andrebbero delicatamente usati o si rischia che diventino abuso. Invece? Tante vite rovinate con una leggerezza disarmante.
Ok la libertà ristabilita dopo tempo e l’onore ripreso (magra consolazione), ma chi ripagherà loro di tutta la sofferenza e della vita perduta? Chi si prenderà le responsabilità degli errori e del fango? Io non so rispondere. E sono impaurito da questo paese e dai suoi strumenti, sempre più schiavi del sentimento che dell’equilibrio.