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Film da vedere in quarantena? Ecco quattro consigli!

Non saranno titoli nuovi o inediti ma mi sento di consigliarli: 4 film da vedere in quarantena. Film che portino un messaggio speciale e che aprano qualche riflessione utile in questi giorni in cui di sicuro la tv e i film la fanno da padrone, in cui possiamo rivedere pellicole inedite, classiche o serie tv, fermarci a pensare e ragionare sulla nostra vita.

E allora perché elencarli e ovviamente scrivetemi per raccontarmi che ne pensate (info@tixi.it).

Ecco i film da vedere in quarantena:

La ricerca della felicità (The Pursuit of Happyness, 2006).

Nel film di Muccino Will Smith è Chris Gardner, un uomo che supera enormi difficoltà per garantire la sopravvivenza del figlio, fino a quando riesce ad ottenere un contratto come broker. Ci si immedesima facilmente nel personaggio, si tifa per lui, si prova prima compassione e poi la gioia per il successo.

Will Hunting – Genio ribelle (Good Will Hunting, 2007).

Will (Matt Damon) è un giovane particolarmente brillante, ma a causa di episodi di violenza subiti nell’infanzia assume atteggiamenti nocivi per se stesso e gli altri. Dopo aver provato numerosi analisti, trova in Sean (Robin Williams) un aiuto. E’ facile anche qui immedesimarsi, sentire la rabbia e la voglia di riscatto. Robin Williams continua a ripetere a Matt Damon “non è colpa tua”. Lo ripete decine di volte, guardando negli occhi il protagonista, liberandolo dalle colpe e aprendolo a una nuova vita.

Le ali della libertà (The Shawshank Redemption, 1994) 

Due storie che si incrociano tra le sbarre. Un innocente, ingiustamente incarcerato, e un colpevole che finirà di scontare la sua pena. Dopo tanto soffrire, tra le celle della prigione, i due protagonisti di  si ritrovano in un abbraccio sulla spiaggia bianca di fronte al mare, di una ritrovata armonia, di pace, e naturalmente di libertà.

Mangia prega ama (Eat Pray Love, 2010) .

Incuriosito, ho visto da poco anche questo film, che forse sta su una spanna in meno rispetto agli altri. La storia è presa dal libro autobiografico di Elizabeth Gilbert “Mangia, prega, ama”. La protagonista, interpretata da Julia Roberts, è alla ricerca di un equilibrio perfetto, ma soffre la sua incapacità di amare. Allora parte per un viaggio in giro per il mondo (una meta è l’Italia, tra Roma e Napoli). Un’occasione per assaporare la bellezza del nostro paese. Tutti si sentono come lei, desiderosi di fuggire e trovare un’altra strada. Sul finale Liz esprime tutte le sue emozioni e, ancora una volta, la sua rinascita e il forte desiderio di felicità, deciderà il finale.

Spero che questi film da vedere in quarantena possano darvi fiducia, coraggio e nuove ispirazioni, come hanno dato a me!

La Grande Bellezza, la grande incapacità

Posso accettare chi con un po’ di elementi, qualche libro ed esperienza, critica “La Grande Bellezza”. Ha tutto il diritto. Pensiamo al resto, a un paese imbevuto di pessima tv, pessima politica, cinepanettoni, grandi fratelli, isole, iene e striscia la notizia.

Un paese che non legge e non scrive. Tutto ciò che comporta difficoltà, studio, tempo, riflessione, decifrare una storia, un testo, una musica, un dialogo, una scena, non è alla mercé della massa. Lo sappiamo. Siamo un popolo last minute, sms, whatsapp, discount, remix, mashup, take away, sveltina, assaggio, apericena, km zero.

Ci stanchiamo di tutto subito, che sia un’idea, un’esperienza o una persona, incapaci di andare oltre un aforisma e un trailer, un sorriso e una serata. Nulla di ciò che comporti un po’ di tempo e approfondimento ci affascina. Sbuffiamo per tutto, annoiati in cerca della prossima fugace passione di cui liberarci dopo un po’. Facciamo così anche per le persone: usa e getta. Ci stancano subito.

Vogliamo sempre altro e nuovo. Nulla che si coltivi e cresca. Nulla che ci leghi. Tutto e subito, possibilmente facile e minimo. Ecco perché siamo destinati a morire, anzi siamo già morti (e sia chiaro anche io ci sto dentro).