Ebbene sì lo ammetto, non sono un baskettaro dell’ultimo momento visto che la Dinamo ha vinto. Ho giocato anche a pallacanestro (se così si può dire) nella mia vita dalle mille esistenze e stagioni.
Gs San Michele. Pochi soldi, molto sudore e odore di gomma. Completini bianconeri in flanella, numeri attaccati con il ferro da stiro. Si giocava nelle scuole elementari di via Premuda, sotto casa. Ci allenava un mister di nome Alessio. Annate 1986/87/88. Ero in squadra con il mio caro amico Giovanni Milano ched’era molto più bravo di me. Giocavo poco e avevo la tremarella quando entravo in campo. La nostra gioia era usare i palloni Mikasa durante gli allenamenti. Prima di segnare il primo canestro saranno passate forse 10 gare.
Poi lo dico: ho seguito l’Esperia Vini di Sardegna. Ricordo pure la gara con Spondilatte Cremona e i nostri campioni granata. Ricordo il sogno A2. Ricordo quando seguivi la tv e la cronaca sportiva era sempre il Cagliari traballante e la sarde di C2 commentate da Alfonso De Roberto. Quanti bottini magri.
Poi c’erano Esperia, Dinamo. Ma ricordo anche parole come Marbo e Pasta Puddu.
Avevo anche il cappellino Lakers perché i miei amici avevano quello dei Boston ed io come sempre andavo controcorrente. Erano bei tempi, comunque. Avevi tempo per appassionarti e per costruire ricordi che ora puoi raccontare con sottile emozione. Poi come tante cose l’ho perso.
Ma il basket ha tante assonanze con il futsal. È uno sport bellissimo, non puoi paragonarlo al calcio perché sono emozioni e situazioni diverse. Ok il folklore e gli sfottò, ma lo sport regala cose come pochi.
Ripesca ricordi, ritira fuori storie che mai avrei detto.