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Compio 28, sì ventotto, anni da DJ…

Compio 28 anni da DJ! Se ci penso dico solo: WOW
Oggi finalmente ho fatto l’iscrizione come artista in Siae, che purtroppo per alcuni problemi telematici avevo rimandato da mesi nonostante avessi già pubblicato tre singoli sulle varie piattaforme (qui su Spotify https://open.spotify.com/artist/4J06makpjkPBRGjUQc439R…)
Non mi posso lamentare nella mia vita da dj.
Ho le mie serate, metto la musica che mi piace, ho le mie consolle da resident e spesso mi riposo e declino per non “odiare” la professione. Una forma di tutela fisica e mentale. Quando si esagera la passione prende altre forme, diventa ossessione e lavoro “da ragioniere”. Allora cominci a odiarla e sentirla come peso.
Sento che l’obiettivo sarà sempre fare in modo che la mia musica vada oltre, non sia solo per i locali e per i party ma anche, come è già accaduto, in contesti nuovi e diversi, difficili e stimolanti, fondendo esperienze artistiche e trovando nuove sintesi.
Grazie ancora a chi mi ha seguito e supportato 🙂

Nuovo disco di Tixi: We Rise

È uscito ed è già ascoltabile liberamente!

Si chiama We Rise, è il mio terzo disco dopo Bacan e Back again, e lo puoi trovare in ascolto già sulle piattaforme musicali (Spotify, Apple Music, Youtube) semplicemente cercando “Nick Tixi – We Rise”.

“We Rise” non è solo una traccia, è un’esperienza, un viaggio musicale che vi invita a celebrare ogni istante, ogni sfida superata, ogni nuova alba.

Questo brano di Nick Tixi è nato con un obiettivo ben preciso: portare allegria all’ascolto e far risuonare i club di tutto il mondo con il suo ritmo irresistibile. Le sonorità funk che si intrecciano con un beat house incalzante creano un mix perfetto, capace di far muovere anche i piedi più restii. La linea di basso pulsante e le melodie coinvolgenti vi trascineranno in un vortice di pura euforia.

“We Rise” è un inno alla capacità di rialzarsi sempre, di trovare nella musica la forza per affrontare ogni giorno con un sorriso. Ogni nota è un invito a lasciarsi andare, a vivere il momento e a celebrare la vita con chi ci sta intorno.

Quando il beat inizia, il corpo non può fare a meno di muoversi, il cuore batte al ritmo della musica e del sax e l’anima si libera. Questo pezzo è stato pensato per tutti voi che cercate nella musica una via di fuga, un modo per esprimere gioia e condividere momenti indimenticabili.

Quindi, preparatevi a risorgere, a lasciarvi avvolgere da un’atmosfera festosa e travolgente. “We Rise” è qui per ricordarvi che, nonostante tutto, ogni giorno può essere una festa, e ogni sfida superata merita di essere celebrata.

Sintonizzatevi, alzate il volume, e lasciate che “We Rise” vi porti in alto, molto in alto. Buon ascolto e buona festa!

Ecco il link al canale Spotify https://tr.ee/HwJlfMApid

Weekend in consolle di Tixi

Ho un bel weekendino da DJ in città

Stasera 040 Zeroquaranta evento solidale di Gruppo Emergency Sud Sardegna

Venerdì Obicà Cagliari con l’aperitivo artistico accompagnato dalle opere di Sara Paravagna

Venerdì dopo il live di Rovelli al Bacàn

Per tutto il resto c’è www.tixi.it

3 ragioni per cui il DJ Alberto Lisini manca profondamente

Alberto Lisini manca profondamente. Alberto Lisini è stata una persona speciale con cui ho lavorato tanti anni in consolle. Amico, collega DJ, mentore, esempio, professionista impeccabile, ho condiviso una delle prime serate da DJ resident proprio con lui, alla discoteca Varadero di Cagliari nel 2001.

La comunità musicale ha perso un luminoso astro quando Alberto, il DJ con un cuore d’oro e mani magiche sui giradischi, è stato portato via troppo presto nel 2014. La sua assenza ha lasciato un vuoto incolmabile, e ciò che rende la sua mancanza così palpabile sono principalmente tre ragioni che definiscono il suo ruolo unico nell’universo dei DJ.

1) Apertura Mentale Musicale: Un Precursore di Nuovi Suoni

Alberto Lisini era noto per la sua incredibile apertura mentale nei confronti della musica. Era un vero visionario quando si trattava di esplorare nuovi generi e suoni. La sua capacità di mescolare e fondere diverse correnti musicali era semplicemente sorprendente. Era sempre un passo avanti agli altri, introducendo al pubblico le ultime tendenze musicali molto prima che diventassero popolari.

Il suo coraggio nel rompere le barriere musicali e nel sperimentare nuovi stili ha ispirato molte nuove generazioni di DJ. Alberto Lisini ha dimostrato che la musica è un linguaggio universale che può unire le persone, indipendentemente dalla loro origine o preferenze. La sua apertura mentale musicale ha creato un ponte tra culture e generi musicali, un lascito che rimarrà indelebile.

2) Il DJ come Professionista e Artista: Dedizione Insuperabile

Alberto Lisini incarnava l’essenza stessa del DJ professionista e artista. La sua dedizione al craft era evidente in ogni performance. Era uno studente instancabile della musica, trascorrendo ore a perfezionare le sue abilità tecniche e a scoprire nuovi suoni. Era sempre in cerca di quel mix perfetto che avrebbe fatto brillare la pista da ballo.

Ma Alberto era anche un artista. Ogni sua esibizione era un’opera d’arte unica, una storia musicale che sapeva catturare l’attenzione del pubblico e portarlo in un viaggio emozionale. Era capace di leggere la folla come pochi altri, creando una connessione profonda tra la musica e gli ascoltatori.

3) Tecnica e Scelta Musicale: Un Maestro dei Suoni

Uno degli aspetti che rendeva Alberto straordinario era la sua tecnica impeccabile e la sua abilità nella scelta musicale. Era un maestro nel mixare le tracce in modo fluido e sorprendente. Le sue transizioni erano così fluide che sembravano essere parte integrante della canzone stessa.

Ma la sua vera magia risiedeva nella sua capacità di selezionare la musica perfetta per l’occasione. Conosceva il suo pubblico così bene che poteva anticipare i loro desideri e umori musicali. Ogni sua scelta musicale era una sorpresa piacevole, un regalo per l’udito di chiunque fosse presente alle sue performance.

Alberto come DJ manca profondamente per la sua apertura mentale musicale, la sua dedizione come professionista e artista, e la sua maestria tecnica e nella scelta musicale. La sua eredità continua a ispirare coloro che, come me, lo hanno conosciuto e apprezzato, dimostrando che la musica può essere una forza unificante e trasformativa nelle mani di un vero artista come lui. Ma anche che si può essere DJ senza troppi compromessi.

La sua musica vivrà per sempre nei nostri cuori e nelle nostre orecchie. Grazie ancora Alberto.

La mia seconda vita da DJ Tixi

Qualche anno fa, prima che la trap e la musica latina italiana facessero irruzione sulla scena, ero a un bivio: continuare a fare il dj classico e adagiarmi o provarne altre strade ri-pensandomi, senza perdere l’anima “pop”.

Quel nuovo scenario musicale mi ha dato consapevolezza, mi ha fatto riflettere sulla bellezza e la profondità della musica che avevo sempre amato e che non andava perduta.

Quel tesoro di esperienze, vinili, cd, viaggi, festival e serate poteva sopravvivere in un mondo dove il prodotto musicale era talmente massificato che fare “altro” rischiava di portarti fuori da tutto?

La mia second life da DJ non era restare fossilizzato o seguire quella ondata, ma fare scelte e agire come un “tramite”.

Mentre molti DJ si precipitavano a suonare le ultime hit, io vedevo opportunità: diventare un ponte tra il pubblico generalista e quei ritmi meno scontati ma non troppo di nicchia. Funky e disco 70 e 80, tribal e organic, genericamente house.

Entrare in un nuovo mondo. Pensare a partire dal tramonto. Ripensare al concetto di djset e dj. Iniziare a studiare musica e cominciare a produrre musica.

C’era un intero universo di musica tra il mainstream e l’underground. Musica che magari non sentivi in radio e nei locali, eppure diffusa in Europa, con i suoi appassionati (veri e potenziali), la sua storia e il suo impatto.

Più persone potevano aver “accesso” a questi suoni, scoprirli ed apprezzarli.

Quando cresci, infatti, certi ritmi e testi possono non risuonare più con la tua esperienza. La trap e il latino italiano non sono miei, non ho nulla che mi leghi con loro.

Da alcuni anni così ho l’opportunità unica di “guidare” le persone per un altro viaggio, offrendo qualcosa che magari non avrebbero ascoltato da soli, ma che avrebbero potuto amare una volta sentito. Ho iniziato a produrre e questo mi rende fiero di poter lasciare qualcosa.

Questo è il vero potere della musica e il privilegio di chi fa il dj ed ha un po’ di esperienza: mai adagiarsi ma muoversi, anche cambiando pelle.

La bellezza della musica è la sua universalità, ma è fondamentale rimanere onesti con se stessi e trovare quei suoni che risuonano con la propria anima e son coerenti al proprio cammino.

Gratitudine di fine estate (da dj)

Gratitudine.

Sì, l’estate non è finita.

Ho due ore di ritardo di volo, biglietti del pullman bruciati e non ho capito bene a che ora arriverò in Spagna.

È stata una stagione musicale potentissima.

Ancora non ci credo ma la metto tra migliori della mia oramai lunga vita da dj. Tantissime serate, eventi, festival e due dischi usciti su Spotify.

Penso alla stranezza della vita come il cuore che provo a fare per questa foto, attirandomi – giustamente – i sorrisi e le ironie di chi mi sta vicino di posto. Ci rinuncio, non riesco a farlo bene.

Questo cuore è come me, imperfetto e incerto, asimmetrico e tutt’altro che memorabile. Il cuore di chi prova a far quadrare le cose e mentre si architetta a cercare una perfezione che non raggiunge mai poi le cose vanno.

Todo se cumple, lo dico spesso.

L’importante è il senso. Significa amore e gratitudine.

Sono arrivate tante belle cose che hanno lenito i dolori delle mancanze.

Grazie a chi c’è stato, ieri come oggi, sotto la

consolle a ballare o in qualche locale ad ascoltare i miei djset, ma anche a chi solamente mi ha supportato con tanto affetto.

A presto! 🫶

Grazie in particolare

Bacàn Club Nautico Chia Palazzo Doglio Sunshine Rey Costa Rei Sardegna Maiori Villasimius Porto Turistico Calasetta Soul Club Saia

DJset, Michela Murgia e tempo che passa

Finisco il mio djset e mi godo le esibizioni degli altri dj e poi ancora degli ospiti.
Carico di adrenalina post prestazione, senza un briciolo di stanchezza nonostante tre giorni in giro, vago per la spiaggia alla ricerca di un punto di gravità permanente. Saluto amiche e amici che non vedevo da anni, curioso tra i volti della gente dall’altra parte della barricata, dopo averli ammirati dalla consolle.
Ringrazio Simonluca, poi Steve Sax e poi Alex the voice. Parlo con Guax di musica dance e Sandrone Murru che mi racconta della sua second life spagnola. E ancora tanti altri amici di consolle che abbraccio, Max, Fabrizio, l’altro Max, Roby, Gianfry. Appare anche Gianni insieme a Vale, poi Garghy e Deca. Sono stanco e non riesco a elencarli tutti.
In consolle sale ora Cristian Marchi. Il sole sta per andar via. Devo a tanti suoi pezzi la mia fortuna da dj. Gli sono grato ancora.
Poi mi allontano, prendo una sedia lasciata vuota, mi metto a guardare il mare. La bandiera è rossa, niente bagni anche perché il vento si è rinfrescato. Poggio lo zaino pieno di roba del viaggio e finisco il mojito.
Ripenso alla vicenda di Michela Murgia che ho appreso con dolore dal giornale, e tutto d’un tratto la leggerezza della musica diventa introspezione e pensiero.
Come si vive sapendo di avere delle grosse possibilità di morire a breve? Quali i pensieri, quali le sensazioni? Ci avete mai pensato? Può accadere a tutti. Forse è per quello che oggi più di ieri e di domani conta godersi solo il presente senza progettare e perdere tempo. Tagliando e sistemando, minimizzando i lamenti e facendo leva sulla volontà personale.

Mi sto aggrappando alla musica e alla scrittura. Lo vedo come atto d’amore verso gli altri. Come l’amore che davvero Ale ha saputo dare fino a quel giorno terribile. Anche la sua parabola aiuta a capire quanto siamo di passaggio e quanto tutto si risolva anche in pochi attimi. A nulla vale prendersela per cose che non resteranno.
La meditazione mi ha insegnato approcci nuovi.
Forse non ho costruito nulla, e se lo pensate avete ragione, ma sono certo di aver provato sempre a vivere come mi piace. Di essermi sbattuto per avere sempre più coerenza tra parole e azioni. E di imparare ad allontanarmi da chi ama mettere i puntini sulle i.
Se siete nel dubbio, non fatevi mai incravattare da un’esistenza che non volete. Mai.