Molti giovani d’oggi (non tutti) sono svogliati e non hanno obbiettivi, non hanno grinta, voglia di fare ma sono ripiegati su stessi in un apatia d’azione ma anche di sentimenti.
Si è detto che è normale, che i figli siano svogliati, che è sempre stato così. Eppure la generazione del dopoguerra ha costruito tutto quello che ci circonda, ha creato il benessere economico , ha ricostruito l’Italia. Gente con spirito di sacrificio, gente che sforzava le proprie capacità fisiche pur di costruire e progredire.
La voglia di rinascita e di progredire dalla propria realtà di miseria era forte. Uomini e donne si ponevano degli obbiettivi da raggiungere, ognuno a seconda delle proprie capacità, grandi obbiettivi di un progetto lungo una vita come piccoli obbiettivi nel proprio quotidiano. Ognuno era pervaso da uno spirito, che è proprio nella natura dell’universo, di miglioramento.
Ora le cose son cambiate, la svogliatezza dei giovani è un vero problema sociale. Lo stato di fatto di certo è demoralizzante soprattutto per gli insegnanti che hanno difficoltà a gestire questa situazione di svogliatezza, per cui gli studenti conseguono un titolo di studio vuoto che non li mette in grado di affrontare le responsabilità e le richieste del lavoro per cui hanno studiato.
E come mai molti giovani non sentono questa forza interiore che li spinge avanti: nei luoghi comuni si sentono dire molte cose, è colpa della scuola, gli insegnanti dicono che è colpa dei genitori , ci sono troppi soldi, hanno avuto tutto facile , hanno tutto e non aspirano a niente di meglio e così via.
Tanti hanno una nebbia mentale che li avvolge. Il mondo è distaccato, non ti importa di nulla , le cose che succedono attorno non ti riguardano, nulla ti interessa. Sei rassegnato alla realtà che ti circonda, ma il pensiero che possa essere differente e modificabile neanche ti passa per la testa.
Per uscire da questo torpore, di un’esistenza grigia, cerchi delle cose che ti diano una scossa: quindi una serie di divertimenti, uscire alla sera, andare in discoteca, piscina, shopping, cose non negative di per se, ma che pian piano, nel vuoto della tua esistenza diventano primarie, diventano l’obbiettivo della tua vita da perseguire, vivi per provare piacere e divertimento. Ti trovi in una situazione per cui la tua vita è vuota perché ti mancano stimoli e obbiettivi. La tua volontà di migliorare sia la tua vita che il mondo che ti circonda è sopita nel profondo della tua personalità.
Questo assopimento di volontà è causato da vari motivi come la continua esposizione a valori e concetti fuorvianti da parte dei mezzi di comunicazione come TV, giornali e internet. Si assumono dei falsi ideali, come il divertimento, la bellezza fisica, il sesso, e sopra a tutti un forte possesso materialistico.
Se notate, nel 90% delle pubblicità il raggiungimento di obbiettivi positivi (felicità, maternità, fidanzamento, lavoro soddisfacente e molti altri) è basato sull’acquisto di un prodotto. Così il valore che si trasmette è che solo avendo cose e oggetti si possa raggiungere la felicità. Il tuo obbiettivo di vita è guadagnare strettamente in funzione del raggiungimento di obbiettivi di acquisto di oggetti che interpreti come portatori di felicità.
Questo inculcare di disvalori è causato principalmente dai media, che sono al servizio del profitto delle imprese. Cosa positiva sarebbe esporre il meno possibile i giovani ai media che plasmano le loro menti, in quanto liberarsi di questi disvalori non è cosa facile. Le strategie pubblicitarie sono studiate scientificamente proprio per influenzare in profondità la mente del potenziale acquirente, quindi modificano i modi di pensare e il carattere in maniera permanente. Un altro motivo è il fatto di sentirsi soli, di sentire che la propria volontà non conta. Hai paura di andare contro alla consuetudine. Ci si rende conto che il sistema è imperfetto ma si ha paura di agire. Hai paura di dire la tua, di cambiare le cose che non vanno, e quindi sei frustrato e demoralizzato e rinunci, entri uno stato di indifferenza perché ti rassegni e disilludi.
Questo pessimismo che colpisce i giovani è purtroppo alimentato dalla TV, dai telegiornali in particolar modo. Ogni giorno rimandano notizie molto negative, amplificando addirittura la negatività della realtà. Quindi pensi che il mondo sia orribile che lo si debba accettare così com’è e che non ci sia speranza di miglioramento.
Questo impaurire le persone con l’informazione televisiva e portarle ad un modo di pensare pessimista fa molto comodo alla leadership, in quanto ti porta ad un pessimismo e ad una passività che fa un modo che tu non agisca attivamente ma di fatto ti fa accettare decisioni calate dall’alto a te dannose, senza protestare e fare nulla. Quindi causa molto importante della svogliatezza giovanile è l’influenza massiccia dei media non solo su di loro ma anche sui genitori. Infatti anche loro hanno perduto i veri valori rimpiazzati dai disvalori inculcati dai media. I genitori non hanno più quella importante funzione educativa e di trasmissione di valori che formano il carattere dando i mezzi al giovane per avere una vita felice, sia dal punto di vista della realizzazione personale che dal punto di vista affettivo.
La paura di cambiare le cose, o semplicemente dire la tua o fare le cose che ti gratificano è dovuta anche ai metodi di insegnamento. Fin dalle elementari sei obbligato in un banco di scuola, seduto, a seguire delle regole precise, se vai contro a queste regole vieni punito. Questo ti toglie la volontà e libertà di agire. Togliendo la libertà viene limitata di molto anche la tua creatività i metodi di insegnamento pongono lo studente come un secchio immobile e apatico da riempire di nozioni. L’interazione è minima. La creatività viene degradata se non annullata come pure l’intraprendenza, quindi non stupiamoci se non hanno voglia di studiare. I giovani di oggi non sono peggio dei giovani di ieri, vivono in un contesto diverso, questo li danneggia fortemente perché il talento che ognuno possiede in forme diverse non esce allo scoperto, anzi viene annichilito danneggiando tutta la società, perché tutto quello che abbiamo è dovuto al talento di milioni di persone che esprimono la propria creatività ogni giorno.
L’obbiettivo che la società deve porsi è liberare i giovani dei disvalori , ci vuole un contro lavaggio di cervello per rimpiazzare questi con i valori reali, solo la vera cultura può fare questo. Cerchiamo di far crescere in loro il desiderio di porsi degli obbiettivi, anche piccoli, diamogli una serie di esperienze positive, condividiamo idee costruttive e incoraggiamoli a esprimere le loro, stimoliamoli a migliorare la propria vita ma anche quella degli altri, a migliorare la realtà che li circonda. Cerchiamo di togliere in loro la convinzione che non si possano cambiare le cose e soprattutto la paura di agire. Facciamo crescere in loro un giudizio critico della realtà, non basato su luoghi comuni, ma sulla propria capacità di osservazione e comprensione, in questa maniera si riesce a far comprendere i problemi e li si motiva ad un miglioramento. Si deve pensare che tutto quello che si fa e che è stato fatto si può fare meglio, e siamo moralmente obbligati a farlo meglio e a progredire. Abbattiamo le barriere della paura e esprimiamo noi stessi.