Parafrasando il film “Alla ricerca della felicità” questo periodo lo potrei definire “lanciare sfide alle stelle”. Un po’ inconsciamente, magari, ma sono nato e fatto così.
Non mi so fermare, e se qualche settimane fa ho attraversato un periodo di blocco, ho raccolto idee, appunti ed energie e sono ripartito.
Ebbene sì, un altro piccolo sogno si è avverato: aprire un sito, un web magazine, un portale, chiamatelo voi. È destinato ai giovani di Cagliari e della Sardegna e si chiama Sciradì (www.sciradi.it).
Idea e entusiasmo che ho trasmesso all’altro pazzo, Francesco Congiu, presidente della cooperativa Didaxa, che è l’ala tecnica (ma non solo, ci mancherebbe) del progetto. Con lui stiamo collaborando per tante altre cose.
In questo sito vogliamo raccontare, trasmettere, far circolare idee, progetti, notizie, informazioni, curiosità dedicate ai giovani di Cagliari e della Sardegna.
L’obiettivo è proprio svegliare le menti, creare network, appassionare e creare un circuito virtuoso di persone e idee.
È dedicato a tutti i giovani, a quelli che lo sono anagraficamente, a quelli che si sentono giovani. Studenti, lavoratori, disoccupati, pensatori, pazzi.
Non sarà facile: investiamo noi stessi, tempo e denaro, ore rubate ad altro e risorse che potremmo investire in altri campi. Però ci crediamo.
Abbiamo anche una squadra di ragazzi che ci danno una mano e noi stessi siamo i primi a lavorarci.
Tutto gratis? Certo. È un progetto open source.
Sappiamo bene che qualcuno mugugna: il lavoro va sempre pagato. Ci mancherebbe. Ci fossero le risorse e i mezzi, ma già stiamo investendo tantissimo per tirarlo su, dargli una veste grafica, seguirlo e seguire chi collabora.
Non abbiamo santi, padrini o padroni. Questa, prima di tutto è passione. Pochi lo capiscono. Altrimenti non si farebbe mai nulla. Non è anche questo un modo per investire e credere nel futuro. Pochissimi lo afferrano. Ma non è il nostro problema.
Sciradì anticipa anche un altro portale (Informadì) che sarà un portale più generalista e con un target vario e argomenti diversi.
Ma le idee e i progetti concreti non finiscono: abbiamo finalmente chiuso (nel senso inizieremo a breve!) la collaborazione con un bell’open space che diventerà anche il centro di altre iniziative e progetti, non solo editoriali.
Senza dimenticare che ieri la scuola calcio per tutti è ripartita, sperando di creare finalmente il gruppo di lavoro.
Ma non chiedetemi altro. Non c’è solo questo, statene certi.
E come dico sempre, il meglio deve ancora venire!