Ho letto la storia di quel ballerino di Uta ucciso da un infarto al Palazzetto. Non lo conoscevo. La sua storia mi ha però colpito.
Scrive l’Unione:
Penso che nella sua tragicità e nel dolore morire mentre si coltiva la propria passione paradossalmente è quanto di più bello un uomo possa chiedere alla propria esistenza.
Lo dico con assoluto rispetto anche perché purtroppo ora restano le lacrime dei parenti e degli amici e il ricordo di una vita finita troppo presto, a 43 anni.
RIP e condoglianze alla sua famiglia e chi lo conosceva.