È vero che il lavoro per tanti è un miraggio, soprattutto se credono di trovarlo dietro l’angolo. Sono la generazione “Neet” quelli che non fanno nulla. “Non in education, employment or training” e nel nostro paese sono oltre 2 milioni. Per questo, il nostro paese, ha il poco invidiabile primato europeo. Hanno un’età fra i 15 e 29 anni (il 21,2% di questa fascia di età), per lo più maschi, e sono a rischio esclusione. A casa con mamma e papà ma non più per scelta né per piacere.
Sono dei morti che camminano, perché non lavorare e non aver prospettive ti uccide. Ma restare senza far nulla in attesa che qualcosa cada dal cielo è la peggior mortificazione, quindi: muovetevi, fate, producete, inventate, collaborate, anche se non vi arriveranno subito soldi.
Cominciate a fare qualcosa, che sia solo curare un giardino o abbellire un muro, scrivere, studiare, affiancare chi già fa, proporvi per aiutare e imparare. Ma fatelo bene, metteteci passione e grinta, siate umili, state attenti ai particolari e prima o poi la vostra vita cambierà.