Mi piace spesso tornare nei luoghi della mia infanzia, cercare indizi e qualcosa che mi riallacci a quel tempo perduto, istigare la mente e il cuore a frugare nei ricordi.
Così decido oggi di passare per Villagrande, un’estate calda di molti anni fa eravamo venuti qui con la mia famiglia. Per intenderci, ero in prima elementare, alla radio impazzava ‘Chi fermerà la musica’ dei Pooh!
Tempi lontanissimi, quasi antichi.
Immaginatevi l’emozione della prima vacanza fuori casa.
Alloggiavamo in una piccola casa che dava sulla grande vallata. Si vedeva la diga, in lontananza si vedeva il mare. La sera le luci creavano un’atmosfera magica. La mattina si faceva la spesa in paese e ricordo il sapore tenero del carasau, che assaggiavo per la prima volta.
E proprio qui c’era una grande roccia dove io e papà ci arrampicavamo ogni mattina per restare a parlare.
Il nostro piccolo e grande rifugio quotidiano.
Ed ora sono di nuovo qui, sotto la neve, nel silenzio e nella solitudine dell’ora di pranzo, a cercar ancora qualcosa di me.