È successa una cosa speciale, unica: giorni fa, in aereo, arrivando qui a Malta, ho ripreso in mano il libro che sto scrivendo. Ho aperto i file, ho ricominciato a lavorarci.
Forse non lo sapete – quelli che mi seguono con attenzione invece sì – che da un anno e più sto scrivendo un libro. Da tempo ci provo. Ma ho come un ostacolo dentro che non mi fa andare avanti, quasi la paura di mostrare quello che scrivo e vederlo stampato, di aver paura che nessuno lo legga.
Sono uno stupido, vero, ma posso dirlo? Sono classiche seghe mentali di chi scrive come me. Solo loro possono capirlo.
Di solito non riesco mai nemmeno a rileggere le mie storie o i miei articoli, come se mi vergognassi e le lasciassi al mondo senza possibilità di rimetterci mano. Le abbandono così, incurante che magari possano essere corrette e unite in un sottile filo d’Arianna che le faccia diventare qualcosa di più che stati di facebook o pagine di un blog.
Ma qualcosa si è mosso…