Ogni dj è di fronte sempre a un eterno dilemma: mettere buona musica, ricercare pezzi o tenere la pista e far ballare. Arte e posto di lavoro.
Non sempre si può trovare un equilibrio, anzi rispetto agli anni passati l’equilibrio sta scivolando sempre verso il basso.
Se penso a tutte le idee che mi arrivano dai viaggi, alle serate dove curiosamente sento musica diversa dalla mia (io sono un animale, ascolto tutto), ai dischi che mi prendo e mi sono comprato in quasi vent’anni, alcuni sono diventati solo reperti archeologici o orpelli di una passione.
Pare che la formula jukebox (metti tutti i pezzi che si sentono di più negli ultimi 3/4 anni, specie se dell’anno scorso) ti dia la certezza di avere sempre riscontri positivi, di aver successo come dj, “metti quello che la gente vuole”, però che delusione, posso dirlo?
La colpa è anche un po’ nostra.
La colpa è anche un po’ di noi dj che per qualche consolle in più abbiam smesso di essere pionieri e rivoluzionari e abbiamo abituato il pubblico alla pappa pronta.