Perché Malta? Perché Malta è uno di quei porti sicuri dove poter andare in bassa stagione e senza stress. Un posto fatto di profumi, mare e soprattutto colori.
Con la sua posizione nel centro dei Mediterraneo, Malta da sempre è crocevia di popoli, esperienze e culture differenti. Ed è proprio questo melting pot che continua anche oggi che ti stuzzica a farne un luogo interessante, ricco di sfaccettature e complessità da scoprire.
Un’ora di aereo e ti chiedi sempre perché abbia tardato tanti anni a visitarla.
La prima volta venni nel 2015, restio e allontanato dai luoghi comuni: caos, sporcizia e costruzioni. Tutti confermati, ma c’è dell’altro. Oltre un turismo cafonal e di massa che per fortuna è concentrato in estate. Puoi andare oltre e trovare quei motivi che ti fanno amare il Mediterraneo.
Storia, architettura e bellezze naturali, colori. Ma anche e soprattutto la leggerezza che ti fa amare il Mare Nostrum e le sue destinazioni, un po’ come cantava Juan Serrat.
Il colore è il fil rouge che invita a scoprire Malta, quel mix tra l’azzurro di mare e cielo soprattuo e quel colore beige-giallo paglierino che è la pietra calcarea con cui è stata costruita l’isola.
Passeggiando per città o villaggi, poi, ancora qualcos’altro illumina le facciate: le porte colorate (come pure i balconi, detti gallarijas) dipinti in verde o rosso, con variazioni sul tema) e con vistosi battenti, gli il-ħabbata.
Molti dei simboli sono riconducibili ad auspici di prosperità, potere e ricchezza.
Mdina, Valletta e le Tre città
La Mdina è l’antica capitale risalente al IV millennio a.C.. Sorge sul punto più alto della città da cui si riesce a controllare a 360° ogni arrivo dal mare.
Conosciuta come “La città del silenzio” perché ci abitano poco più di cento persone, ti abbraccia tra i suoi vicoli stretti e gli edifici tutti di colore giallo paglierino, le porte colorate e le strane maniglie a forma di pesce, che celebrano la storia di Malta legata al mare.
La Valletta fu fondata nel 1566 su una penisola rocciosa. Capitale dell’isola, è il principale centro culturale con chiese, palazzi nobiliari, musei e monumenti da visitare.
Lasciate subito la via importante, la Triq ir-Repubblica e buttatevi sulle vie laterali per scoprire angoli meno battuti. C’è poi una tappa imperdibile: la Concattedrale di San Giovanni. Caravaggio agli inizi del 1600, in fuga da Napoli, dipinse qui la “Decollazione di san Giovanni Battista” e “il San Girolamo scrivente”, ancora magnificamente custoditi.
A La Valletta svettano le architetture contemporanee di Renzo Piano. Il famoso architetto italiano è stato chiamato per ridisegnare il centro storico: tra le sue opere un nuovo edificio del Parlamento, un monolite spigoloso sollevato da terra, e un teatro all’aperto nelle rovine della ex teatro Reale
Vittoriosa, Senglea e Cospicua le Tre Città, raggingibili anche dalla Valletta (io ho preso una strana barcarola, condotta da loschi personaggi, dall’imbarco sotto i giardini di Barrakka): furono l’epicentro della resistenza di Malta al Grande Assedio dei turchi ottomani nel 1565 ed ebbero un ruolo centrale per la salvezza dell’isola.
Vittoriosa, in maltese Birgu, divenne la capitale al posto di Mdina dopo all’arrivo dei Cavalieri dell’Ordine nel 1530. Una passeggiata rilassante e due musei, come ad esempio il Maritime Museum il Palazzo dell’Inquisizione valgono la pena. A Vittoriosa sul Waterfront ci sono bar e ristoranti dall’atmosfera intima vi sazieranno.
Cospicua è la più piccola delle Tre Città dove, accanto all’eredità architettonica dell’Ordine dei Cavalieri, è possibile ammirare tre strutture che risalgono al megalitico: i luoghi di sepoltura di Ghajn Dwieli, Ta’ German e Ta’ Kordin. Mi son fermato per un caffè americano sugli scalini a due passi dall’Università americana (si chiamava Art Cafè).
Senglea è un piccolo paradiso di relax, dove è possibile passeggiare ammirando gli imponenti palazzi e la baia, magari dalla torre vedetta di Gardjola, uno dei simboli di Malta.
I colori non mancano mai, ovunque vi giriate.
Volevo parlare di Gozo ma vi rimando a una prossima puntata.
Dimenticavo: non sottovalutate gli autobus. Una vacanza lenta e immersiva per entrare nel quotidiano di Malta ha bisogno dei bus. Occhio agli orari, non sempre puntualissimi ma le linee coprono l’isola e il biglietto – con una tessera ricaricabile e vari abbonamenti – e costano davvero poco. Tutto a portata di cellulare. Checchè se ne dica, io viaggio sempre così, senza auto al seguito. E se qualcosa non funziona, mi rilasso e godo l’isola.
Lentezza e colori. Ma se non fossse così non sarebbe sud!