Era ieri quando scrivevo “Tra qualche ora parto per il Setar dove abbiamo il raduno e così comincia il nostro Torneo delle Regioni 2013, il più importante torneo giovanile dilettantistico italiano”.
Da quando è stata ufficializzata la notizia che la Sardegna avrebbe ospitato questa grande manifestazione (circa 3000 persone tra atleti, dirigenti, osservatori e appassionati) a oggi il tempo pare volato ed eccomi qui nella mia stanza del Setar, dopo aver fatto finta di rimettere a posto la mia roba (quanta, manco dovessi restare un mese) in questo strano ritiro a due passi da casa.
Mi sono portato libri, appunti, pc, ma questi viaggi sono un’occasione unica per riordinare i propri piani lavoraivi ed esistenziali.
Il tempo è perfetto, dalla mia camera si vede tutta la zona interna del Setar, la piscina e gli spazi dove un tempo c’era la discoteca della mia giovinezza, il Waikiki.
Ci vediamo all’arrivo, ricordiamo un po’ di orari e cose da fare. Giusto dieci minuti. Ho affittato il campo per farci una sgambata alle 18. Le ragazze stanno bene, sono motivatissime, ma è ovvio che questo parere è solo momentaneo. L’esordio, la gara è un’altra cosa. Altre emozioni, altri stimoli, testa che ragiona in altro modo.
Si fa sera. Ci diamo appuntamento alle 21 in sala pranzo, primo momento in cui abbiamo un contatto con tutte le altre rappresentative ospitate qui. Dialetti e facce che si mischiano. Ci siamo noi della Sardegna, il Friuli, Bolzano provincia autonoma e la Puglia. Tutte le categorie giovanili del calcio a 11 e il calcio a 5 femminile e maschile.
Cena poi riunione per tecnici e dirigenti dove vengono date tutte le disposizioni e i saluti prima della notte. Si va in camera presto, sveglia alle 6,30, rompo l’emozione leggendo qualcosa, accendo la tv a farmi compagnia, c’è uno di quegli inutili dibattiti politici, poi mi alzo e guardo fuori le luci intorno, poi mi fermo. Tanta adrenalina in corpo in una notte lunghissima per riversarla domattina dentro quel parquet chiaro cercando di inseguire un sogno…
Abbiamo una sfida dura davanti ma la vogliamo affrontare con la passione e l’entusiasmo che ci guidano dallo scorso anno, dalla bella esperienza in Basilicata.
Ringrazio in anticipo il Comitato Regionale Figc e la Delegazione per la fiducia che mi hanno dato per rivestire anche quest’anno questo prestigioso ruolo di mister della rappresentativa femminile di calcio a 5 e soprattutto tutte le ragazze che hanno partecipato ai raduni, insieme alle loro società e ai colleghi e amici tecnici e al loro lavoro quotidiano di allenamento. È un impegno collettivo, mai dimenticarlo. Io sono solo un umile terminale.
E ora eccoci qui in pulmino verso Santadi, mezzo assonnati, dopo una tranquilla colazione con vista mare nella terrazza dell’albergo, in una giornata che forse chiamare di inizio primavera è un’offesa all’estate. Io non perdo tempo e scrivo, in cuffia mi carico con Skrillex, With your friend e poi Bangarang. Ho voglia di energia, sempre.
Sole che scalda, meno di un’ora all’arrivo. Sfidiamo la Calabria ma prima ancora il traffico della 554. Faremo il massimo per tenere alto il nome della nostra Terra. Compito arduo ma ci proviamo. Un sabato lunghissimo e di quelli che sarà difficile dimenticare.
Forza Paris, come sempre e… Il meglio deve ancora venire!