Il social network festeggia dieci anni. E per farlo ci regala una funzione inedita: un minivideo in cui racconta la nostra vita sul social. Clicchi e ti riporta indietro frasi e situazioni che pensavi di aver perso. Un po’ di emozione per questo momento revival random ci scappa. Vedi foto, frasi, momenti di vita.
Dieci anni di facebook. Io entrai nel 2008, con molte perplessità. Avevo già un blog e un sito. Usavo il web, messanger, scrivevo tanto, soprattutto su carta.
Non sono nato su facebook (per fortuna) e non sono cambiato.
Poi è diventato il mio sito, la mia radio, la mia pagina, il mio diario, il mio megafono sul mondo.
Certo, prima era tutto ben diverso. Eravamo in pochi, forse era meglio. Certi volti non li vedevi, non sapevi che esistessero. Poi tutti sono entrati, come se fosse un qualunque Badoo. Foto, pensieri copiaincollati, discussioni infinite, eventi fashion eleganti. Idiozie che cancellano pensieri intelligenti. È questo il rischio di quanto ti immergi nella massa, specie quella del web 2.0: diventare poltiglia.
Oggi questi li devi sopportare e leggere finché non clicchi quel bellissimo tasto che è “non seguire più….” e finalmente te ne liberi.
Perchè facebook ha tanti meriti, ci ha aperto un mondo, ha permesso di condividere storie, idee, pensieri e riflessioni, di ritrovare amici, di fare battaglie, emozionarci, far conoscere le cose che facciamo, ma una grande colpa: ha sdoganato l’ignoranza e l’idiozia facendo credere a tanti (e tante) che basti una tastiera e una connessione per avere un cervello e una cultura.
Ma per fortuna, semmai facebook finisse (e non sarebbe male), noi continueremmo ad esistere. Di tanti “personaggi da facebook”, ho i miei dubbi.