Ventiquattr’ore a Helsinki girovagando in lungo ed in largo in questa città, studiando le abitudini dei finlandesi, sbirciando in ogni locale, in ogni negozio carino e colorato che trovavo e attirasse la mia attenzione.
Allerta spoiler: Helsinki è piena di sorprese.
Allerta due: un giorno non serve per capire nulla (e mi son fatto aiutare da un po’ di letture)!
Helsinki una città di design, dai palazzi ai vestiti, sino a come vengono serviti i piatti per il pranzo. Non a caso la città è stata nominata capitale mondiale del design e alcuni anni fa l’UNESCO. Oggettistica, borse, arredi, moda, tutto risponde al design. C’è anche il “design district” con architetture intricate, negozi di antiquariato, negozi di moda, musei, gallerie d’arte, showroom e caffè.
Per due terzi la Finlandia è coperta da foreste, è diventata una repubblica parlamentare nel 1917 e dal 1995 fa parte dell’Unione Europea. Solo il 7% dei campi è usato per coltivazioni, il cigno è l’animale simbolo, si parla finlandese, svedese e sàmi – e detestano essere chiamati scandinavi perchè non lo sono! – il consumo di caffè procapite annuale è di 9,9kg. Un dato che significa: bevono caffè più di noi italiani. E di caffè, sempre “poco costosi”, ne trovate tanti, dove rifugiarsi a Helsinki, come ho fatto ieri prima di assiderarmi.
Una torta e un caffè e sembra di stare a New York, con il loro aspetto minimal. Tutti con wifi, dove poter riparasi dal freddo inverno, magari con un libro o studiando, lavorando.
Ma come ci si sente in giro? Helsinki è tranquilla, introversa, si sente il rumore del tram e il vociare dei gabbiani. Poche chiacchiere da un tavolo all’altro, poche risate sguaiate, glorioso silenzio e rispetto. Che palle, dirà qualcuno!
Sapevate che è stata pure creata una pluripremiatapizza per Berlusconi quando fece una delle sue infauste battute come “il culatello di Parma è meglio della renna affumicata di Helsinki, che l’educazione fisica si fa col pattinaggio su ghiaccio, che ci sono i mondiali di trasporto di tua moglie, che è la terra dei mille laghi (187 mila!), che ci sono 18 abitanti per kmq, che 400 parole sono legate alle renne (350 mila) e che le saune, nate qui, son ovunque, perfino in Parlamento?
Per finire gli stereotipi: crediamo tutti che sia un paese infelice. Ni. Per il terzo anno l’Onu, al netto di un tredicesimo posto mondiale per suicidi (3 volte più dell’Italia), lo colloca come primo paese per felicità (l’Italia al trentesimo). Quanto è complesso e bello il mondo…