Tra le tante esperienze che ricordo con più emozione ci sono sempre gli stage. I corsi, gli aggiornamenti, i clinic. Quei momenti in cui per qualche giorno vivi a contatto con persone che condividono la tua passione. Momenti in cui impari, racconti e condividi esperienze, scopri realtà e perché no? Superi anche uno stereotipo di persone e un po’ di vergogna, soprattutto se ci vai da solo.
Non so quanti ne ho fatto: motivazione personale, pnl, giornalismo, teatro, animazione, calcio a 5.
Sono di ritorno da Coverciano, il centro tecnico della nazionale, dove per due giorni ho partecipato a un corso nell’ambito del progetto di sviluppo della nostra disciplina, il calcio a 5, nelle scuole.
Per la verità mi sentivo un novello, una matricola, presso l’università del calcio a 5, il luogo principe della nostra disciplina. Tanti corsisti avevano un curriculum d’eccellenza ed esperienze pluridecennali. Ed anche ora che torno in auto con due esperti di calcio come Mauro Marras e Ermanno Cortis, capisco il patrimonio di esperienze che tante persone hanno rispetto a noi “ultimi arrivati” e capisco quanto sia importante frequentare occasioni in cui hai la possibilità di confrontarti con persone d’eccellenza. Ti si aprono idee, finestre e prospettive. Apprendi anche terminologie nuove e particolari che non potresti in altra maniera conoscere.
Non ho mai nascosto di non avere un grande curriculum sportivo agonistico anche se pian piano ho cercato di colmare questo gap recuperando tempo perduto, accumulando progetti e idee che hanno avuto apprezzamento di tanti. Il pallone ti solletica. Quando ho abbandonato il campo di certo nessuno se n’è accorto. Forse mi sono precluso emozioni e situazioni che ho solo vissuto a margine, in quelli anni in cui ho calcato, con mediocrità, il parquet tra seconda squadra del Cagliari e Mediterranea e, da bambino, le scuole calcio e le formazioni giovanili. Ma senza di certo lasciare il segno.
La lezione di oggi è questa: non importa il tempo perduto, bisogna mettersi sempre in gioco senza paura di perdere qualcosa, la visibilità o il ruolo di primadonna.
Viaggiare, confrontarsi e migliorare le proprie passioni con le esperienze e i corsi.