Sapete che esistono dei luoghi dove vi vien meglio scrivere, lavorare o semplicemente pensare?
Succede spesso. Vado alla ricerca di cosiddetti posti ispirativi dove mi vien meglio quello che devo fare.
Ognuno ha i suoi, segreti o meno.
Giudico il bus, ad esempio, uno dei pochi posti dove ancora puoi sentire cosa dice e pensa la gente comune, quella fuori dai circuiti e dai posti alla moda, che onestamente va a lavoro e scuola. Così ogni tanto amo immergermi in quell’atmosfera, mischiarmi tra la gente e quando incontro qualcuno quasi si sorprende di vedermi…
Il pullman in fondo ti permette davvero di guadagnare tempo e vedere cose che in auto ti sfuggono, di lavorare e non pensare a nulla. E ancora il treno, l’aereo, la stanza d’albergo. Ma ovviamente non si può sempre viaggiare. Quelli più semplici sono certi bar, malgrado affollati, i porti, le spiagge, i baretti solitari.
Luoghi che ti danno la possibilità di mischiarti fisicamente ma non mentalmente e di avere quella forma di asocialità creativa che ti fa guadagnare tempo. E allora li conquisto, portatile e cuffie, mi escludo dal mondo, e davanti metto l’immancabile foglio bianco da riempire. Il tempo passa velocemente, le idee scorrono fluide.