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Cosa vedere a Milano (primo diario inutile)

Passano i giorni, le settimane e i mesi e Milano mi sembra sempre meno un posto difficile da capire, sempre meno d’acciaio, freddo e di velocità inafferrabili per noi gente del sud tranquillo e lento.
Certo, la velocità e la dimensione ti annichiliscono, le distanze ti obbligano ad una buona dose di organizzazione e motivazione per restare vivi. Read More

La bellezza di Milano

Perfino una metropoli d’acciaio e velocità come Milano giorno dopo giorno diventa meno fredda e indisponente e ti appare nella sua bellezza, specie al tramonto quando tutto si illumina e la vita cambi. È strano pensare che dalle 18 in poi comincia un’altra giornata.

Tocca a te, solo a te, ritagliare il tuo spazio. Scherzi a parte, ti devi dare una mossa: conoscere, frequentare, allacciare nuove amicizie, rapporti e collaborazioni. Ti confronti con esperienze diversissime.Tutto reale, senza filtri facebook. Riparti da zero. Sei quel che sei possibilmente a ridotto a radice quadrata.

Irlanda, tornerò

I viaggi riecheggiano altri viaggi e legami indissolubili di terre e anime, ricordi che superano i tempi e l’età. Atterro a Bergamo, nuvole, pioggia e immenso verde che si perde fino alle prime alture delle Alpi Orobiche.
In cuffia ho “The breaking of the fellowship”, la faccia di chi ha perso battaglie. Un bimbo nel posto dietro il mio mi sorride dall’angolo tra sedile e vetro. Poi mi fa ghirigori al braccio. Io mi volto sorrido, lui si nasconde.
L’autostrada è lunga linea grigia che con dolcezza l’autobus percorre.
Ancora immense melodie, ancora Howard Shore.
Penso allora all’Irlanda, un giorno non lontano, ritornerò ❤️

La chiamerò speranza

Tra le tante storie di questo weekend passato ricorderò sempre quella della madre di due miei cari amici che sta combattendo una sfida importante di vita da cui uscirà trionfatrice, ne sono certo.
Ho incontrato quella donna: il suo sorriso raccontava la speranza e la forza di chi non si arrende. Ma mi insegnava anche, un’altra volta, quanto il tempo non vada mai perduto senza fare ciò che ci faccia sentire vivi ed eterni, nonostante si scontri con le idee degli altri, con le mode e con la paura di non essere mai all’altezza.
Le storie più belle non sono i successi facili e da copertina, i matrimoni di Fedez o le autocelebrazioni, ma i piccoli combattenti di ogni giorno di cui forse si perdono tracce ma che quando si incontrano ci insegnano a vivere meglio.

Riecheggiare di viaggi

I viaggi riecheggiano altri viaggi e legami indissolubili di terre e anime, ricordi che superano i tempi e l’età. Atterro a Bergamo, nuvole, pioggia e immenso verde che si perde fino alle prime alture delle Alpi Orobiche.In cuffia ho The breaking of the fellowship, la faccia di chi ha perso battaglie. Un bimbo nel posto dietro il mio mi sorride dall’angolo tra sedile e vetro. Poi mi fa girigori al braccio. Io mi volto sorrido, lui si nasconde. 

L’autostrada è lunga linea grigia che con dolcezza l’autobus percorre.

Ancora immense melodie, ancora Howard Shore. 

Penso allora all’Irlanda, un giorno non lontano, ritornerò ❤️

Ristorante da Egisto, Mogoro

Qui nel lontano 1985, ritornando dalla gita organizzata dalla scuola elementare Sacra famiglia a Barcellona (mo’ capite da dove nasce l’amore?) persi la mia amatissima cassetta Fivelandia 5 con la sigla di Holly e Benji e tante altre canzoni che ascoltarle nelle cuffie col suono pulito era una goduria, altro che tivù.
Ogni volta che passo un colpo al cuore.

Profumi magici

Stilerei una classifica dei profumi magici. Tra questi ci sono i caminetti nei paesi, l’Elicriso della campagna sarda, i primi odori di cucina delle città straniere, il detersivo che usano nei bagni della Spagna, il gasolio delle navi Tirrenia, la salsedine di una spiaggia del nord europa e ancora tanto altro…

Lo sport come attività sociale

Ci sono dirigenti e allenatori sportivi che hanno una passione e una disponibilità per cui dovrebbero riservare una medaglia d’oro al valore civile. Tolgono i ragazzi dalla strada, li accompagnano agli eventi, dedicano tempo e attenzione, li educano, magari pure nei piccoli centri di provincia, molto spesso sostituiscono le famiglie.
Non è forse un’attività sociale? Quando sento che si tagliano i fondi per lo sport perché sarebbe “divertimento e svago” rabbrividisco di fronte a tanta stupida miopia.
Ecco, il loro è un lavoro prezioso che non bisogna mai dimenticare.

Un giorno da turista

Non è solo la struggente bellezza dei luoghi che oggi ho visitato, i profumi speciali della Sardegna, il mare e la natura da star male.
Mi sono sentito poco turista e come sempre molto osservatore.

Ho pensato anche al dolore di tanti uomini che per un pezzo di pane per sè e per la propria famiglia hanno dato la vita in queste oscure e insane gallerie e ho ascoltato le parole di quest’uomo sulla ringhiera davanti a un azzurro mare e una sano vento di fine aprile, che alla mia domanda su come potesse sopravvivere la sua comunità mi ha risposto, allargando le braccia “l’invidia ci ha sconfitto, non abbiamo speranza”.

Treni d’altri tempi

Aereo in ritardo mostruoso, le donne che mi aspettavano son fuggite, i taxi non accettano carte di credito, non ho coraggio di chiamare qualcuno allora con i pochi soldi in tasca decido di buttarmi sul passato.
La ferrovia, esperienza mistica tra rumore di ferraglia e odore di gasolio, a bordo io, il sosia malefico di Stefano Cruccu e due tipe di cui una esordisce con una battutona al telefono “siete fuori come due cozze” (ah?). E ancora sedili rifatti e tendine polverose, controllore d’altri tempi, totale 1 euro e 50, e viaggi nel tempo, forse addirittura paghi sesterzi e poi un dubbio: la stazione di Santa Gilla, “itta serbiri?”
Un trolley e faccio il viaggiatore a Cagliari, solo soletto in stazione. La dura vita da condannato a vivere in giro per il mondo.
Ma la serata non finisce qui, forse… 😜