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Non è un paese per vecchi?

Dobbiamo decidere che paese vogliamo. Un posto di vecchi rincoglioniti con la bava alla bocca, di adulti gaggi che condividono bufale e crescono figli peggio di loro o di giovani bramosi di successo capaci di vendersi anche la mamma, di ragazzi che si accontentano della foto della loro birra non filtrata o di altri che finiscono di sperare in un lavoro dignitoso e si perdono. Di facebookiani assetati dal doversi mostrare o ancora godere delle disgrazie altrui.

Mi basterebbe gente normale con un pizzico di buon senso anche folle perché la stranezza é un valore.

Dove si è nascosta la bella gente, mi chiedo spesso? Quella che si innamora con poco, che non giudica, che mette prima gli altri e che sorride senza chiedere nulla in cambio? Quella con cui potresti stare bene malgrado non la conoscessi?

Novità e ritorni

È un’estate di novità per me, oltre a Milano e qualche arrivederci (io dico sempre arrivederci), la mia assenza da Santa, le nuove sfide, le perdite e le novità, ci sono anche i ritorni: andare al mare al Poetto di sabato.  È vero, ci vado a correre, a vedere il tramonto, a meditare, ma non nella figura nazionalpopolare del bagnante.

Per intenderci, l’ultima volta avevo più o meno 17 anni e c’era “What Is love” di Haddaway nei juke box.

Consigli di viaggio

Ricevo spesso mail e messaggi di amici che mi chiedono qualcosa su Barcellona. Faccio un post per darvi qualche consiglio veloce su come organizzo i viaggi, premetto che sono un abitudinario (se avete altre domande, scrivete pure qui):

– prenoto con molto anticipo il volo usando skyscanner per veder costi e disponibilità (nei weekend e in alta stagione si spende ovviamente di più)

– alloggio: preferisco di gran lunga contatti personali, airbnb e camere in affitto stando su un budget che mi permette di fare più viaggi anzichè uno dispendioso. In secondo luogo guardo su booking. In base a costi e disponibilità, scelgo un alloggio diverso.

Per filosofia nessun albergo, lo vedo molto asettico, e molta immersione tra la gente.

– ancora sull’alloggio: ho sempre soggiornato nelle zone antistanti mare e porto (Raval, barrio gotio, Born, Barceloneta) dove mi godo la città e mi sento bene in qualsiasi ora. Evito la Rambla

– dove mangiare? anche questo è molto soggettivo. Non frequento sempre gli stessi locali, dipende anche qui dal mood e da dove mi trovo in quel momento (evito a pelle i ristoranti con i piatti fotografati e quelli troppo pettinati)

– sul web cerco gli eventi della settimana, ma senza stress: c’è tantissimo per tutti i gusti

– non male una gita fuoriporta (Tarragona?)

– porto con me sempre un completo da corsa: correre al tramonto in spiaggia e poi bere un mojito in un chiringuito è una delle esperienze più belle di Barcellona

– biglietto bus/metro da 10 corse che poi riutilizzo a ogni rientro.

Altre domande? 🙂

Da Milano a Cagliari

In un’ora da Milano a Cagliari cambia tutto. L’aria si fa umida e il tempo scorre lento, profuma di salsedine e dolore.

Ho visto il ballo sardo al Bastione, ho visto gente danzare senza perdere contatto con le proprie origini, mi son commosso ricordando la mia infanzia, poi mi son immerso per le strade della Marina sentendo profumo di Sud del mondo nei volti che ho incrociato senza paura che fossero sconosciuti, ho mangiato sushi e bevuto mirto.

Mi son seduto davanti a un mare calmo e ho capito che questa città ce la può fare se prende coscienza di essere un punto di riferimento dell’isola e del Mediterraneo, un crocevia di cultura e idee, sudore e anime. Meno fintivip e fintihipster, birrette fotografate, meno scimmiottamenti di Milano, teste di cazzo modaiole e innovatori fumosi, molta più consapevolezza di essere un piccolo

porto di mare capace di accogliere senza paura il mondo e le sue diversità, con l’affetto di chi è forse povero di averi ma ricco di amore e passione.

Serate da dj

I miei djset del weekend

Mercoledì 19 luglio @lido discoclub Apocalypse
Venerdì 21 luglio @cagliari private party
Sabato 22 luglio @ex Peyote
Domenica 23 luglio @Lido Schiuma party

Appetitosamente

sarà dura, quasi impossibile, tra serate da dj, celebrazioni e voli ma spero quest’anno di fare un salto a Siddi per Appetitosamente.
C’è un ricordo speciale che mi aspetta in quel luogo, oltre ad esserci nata mia madre, aver parenti e casa dei nonni e averci passato mille domeniche e feste da piccolo.
Appetitosamente, nell’estate del 2011, è l’ultimo bel ricordo di mio padre ancora in forma prima che la malattia lo aggredisse e cambiasse il corso della mia vita.
Ricordo che arrivai tardi come mio solito, forse ero di rientro da San Valentino, salimmo sull’altipiano a sentire Paolo Fresu che accarezzava l’aria mentre il giorno finiva e il tramonto colorava il cielo e la Marmilla di quelle tonalità che solo la Sardegna conosce.
Incontrai i miei cugini, comprai il cd Mare Nostrum in un banchetto e poi corsi a Villasimius, all’allora Smaila’s, dove avevo serata.
Ricordo come se fosse oggi. E quando riascolto quelle malinconiche melodie parlano dell’amore di un figlio.
Sono il ricordo di una perdita, di come la vita sia capace di toglierti in poco tempo quanto di più prezioso hai, e purtroppo ti resta solo l’amarezza di non aver potuto far nulla.
La perdita di un padre è un fiume carsico che scorre e ogni tanto riaffiora…

L'occasione non va in ferie

Ricevo molti messaggi di persone che mi raccontano vicissitudini e problemi di lavoro. Non è un momento facile per nessuno, specie nell'isola. Il consiglio che mi sento di dare, tra i tanti, è evitare questa "moda" di aspettare dopo l'estate per muoversi. Troppe persone rimandano l'appuntamento con un lavoro nell'idea di farsi una vacanza, poi si vedrà " a settembre". Soldi persi, tempo sprecato e grande errore. Permettetemelo.

Differenze

i viaggi ti permettono di nutrirti della ricchezza del mondo e delle sue differenze ed è bello vedere come nord e sud non siano solo geografia ma anche modi di pensare e vivere diversi e toccarli, conoscerli e vederli dal vivo. Di Milano ci sono tante cose che non mi piacciono, la velocità, l'arrivismo sfrenato, la rincorsa continua su tutto e tutti, ma la praticità delle persone, la concretezza, la capacità di concludere qualcosa e di essere proattivi mi sorprende. Mentre io mi lamento e temporeggio, gli altri rischiano e fanno. Però la nostra poesia e spensieratezza, quella leggerezza del sud al limite dello scazzo, che ti fa abbandonare dietro un bellissimo tramonto, che ti fa perdere il senso del tempo, beh..te la scordi.

Se una notte…

Se in otto ore, partendo ieri da Milano, riesci a fare una cena con i compagni delle elementari, una serata al Lido nonostante il tuo mac si riscaldi e faccia i capricci, abbracciare e farti cazziare da tua madre (ma non puoi fare queste cose, ma non sei stanco?, ma quando ti riposi), dormire quel pochino che serve per poter sopravvivere e poi trovarti all'aeroporto alle 5 del mattino destinazione Milano Linate, prima di una giornata campale per la tua vita, se sopravvivi a questo, che poi sono leggerezze, qualcosa di bello può accadere sempre. E questo anche grazie alle persone che ti vogliono bene, agli amici di vecchia data che si materializzano agli imbarchi (vero Giacomo Lorrai) o quelli che ti sorridono quando arrivi a cagliari (Paolo Melis è per te), quelli che ti trovi in consolle e in pista, insomma quelli che in fondo capiscono chi sei e tutto il tuo incasinamento ma restano al tuo fianco.

Riflessioni

Mi sto allenando a fare scelte, errori, riparazioni ed altre scelte ancora. Di quelle forti, hai presente? Che non ci dormi la notte e non sai come va a finire. Che riempi i taccuini di appunti e scarabocchi. Con il cuore diviso, il monitor acceso e la paura che diventa azione. E lentamente la codardia diventa coraggio e nuove terre da esplorare sapendo bene che alla fine tutto andrà bene.