Posts in In Evidenza

Ti ascoltano quando fai un djset (e ci fanno caso)

Oggi in palestra è successo qualcosa che mi ha strappato un sorriso: una persona mi ha fatto i complimenti sulla musica che metto durante le serate. Questi complimenti, così spontanei e lontani dal contesto di un locale, mi fanno sempre un piacere immenso. Forse proprio perché li sento ancora più sinceri rispetto a quelli detti magari tra un drink e l’altro.  

Vuol dire che, anche se la gente nei locali chiacchiera, si diverte e sembra distratta, alla fine la musica lascia un segno, una traccia. E per un DJ, sapere che un tuo set resta impresso nella memoria delle persone è qualcosa di pazzesco. Un pezzo di quella serata che continua a vivere.  

Alla fine, quando fai il DJ, non stai solo facendo ballare o accompagnando un aperitivo: stai raccontando una storia. E sapere che qualcuno l’ha ascoltata davvero, più di quanto tu pensi, fa sì che tutto abbia un senso. La tua ricerca, il tuo lavoro, la tua passione.

Grazie a questa donna!

Ci vediamo tra poco al Bacàn!

Weekend in consolle di Tixi

Ho un bel weekendino da DJ in città

Stasera 040 Zeroquaranta evento solidale di Gruppo Emergency Sud Sardegna

Venerdì Obicà Cagliari con l’aperitivo artistico accompagnato dalle opere di Sara Paravagna

Venerdì dopo il live di Rovelli al Bacàn

Per tutto il resto c’è www.tixi.it

Bruxelles a fine anno: una memorabile festa da DJ!

Una telefonata che porta con sé il richiamo delle note e l’invito a far risuonare la mia musica in terre lontane. Strane connessioni, ma così nascono molti miei miei viaggi.

La cugina di un mio amico mi sente mixare a Malta e mi chiama per andare alla sua festa a Bruxelles.

È un’esperienza che va oltre la geografia, è un’immersione nelle melodie della vita che si svolge in luoghi diversi, apparentemente senza punti comuni se non l’Europa.

La voce di Deborah – così si chiama – al telefono porta con sé il calore di una proposta: qualcuno ha sentito la mia arte, il mio mixare di generi, il mio modo di fare il DJ. È una chiamata che suona come una sinfonia, un invito a prendere un aereo e portare la mia passione ancora una volta in un luogo diverso, a contribuire a serata destinata a essere speciale.

Accetto l’invito con l’entusiasmo di chi sa che sarà un’esperienza bellissima. Bruxelles diventa la mia destinazione, un palcoscenico in cui la città stessa è una parte integrante della performance.

Perchè oltre alla festa a fine dicembre, c’è la città. La Grand Place, con la sua maestosità, le vie del centro piene di vita e di luci, è il preludio di una sinfonia urbana che esplorare sarà un’emozione.

Il pomeriggio. Arrivano i CDJ della Pioneer, si affittano audio e luci. Il camion della pizza c’è e con esso un attrezzatissimo banco bar. La notte della festa, il momento in cui la mia musica prende vita, e il luogo diventa il mio tempio sonoro. Le persone  ballano con le note. La presenza, la connessione tramite un amico di un amico, è il filo conduttore che unisce tutte le storie in un’unica melodia.

Al termine, mentre Bruxelles si accende di luci notturne, rifletto su come ogni viaggio sia un capitolo nella mia avventura musicale. C’è sempre qualcosa di bello e nuovo ma la mia solita voglia di condividere con il mondo. E così, con il cuore colmo di note e storie, il mio viaggio musicale continua. Chissà, le prossime destinazioni

Mi chiamano “prof” ma…

Mi chiamano prof ma sono solo un modesto formatore.

Comincio oggi una nuova sfida, un po’ sulla linea del mio passato di questi anni di formazione professionale, un po’ come novità che mischia competenze, esperienze e soprattutto sensibilità.

Prima ancora che insegnare è motivare persone, giovani, che sono uscite dal percorso scolastico per tanti motivi – potete immaginare – e riportarle nel mondo “normale” e offrire una seconda chance.

Non è solo insegnare comunicazione, scrittura e social media, le materie che farò, anzi proprio quello forse è residuale. È molto molto di più. Spero di esserne all’altezza.