Anche la mia Barcellona oggi è stata colpita e offesa al cuore.
Un luogo che ha un senso particolare per me e molti di voi. La mia seconda casa, il mio porto sicuro, la mia notte infinita
City of Dreams, come cantava Dirth south e poi remixava Alesso.
Ho percorso mille volte la Rambla a qualsiasi ora. Ricordo bene ogni angolo.
Non è un caso che la mia foto di profilo sia proprio là, al termine di una delle mie sudate in platja de Barceloneta.
Penso alle strane coincidenze: non sarei dovuto andarci a questo “giro”, eppure è il mio primo giorno di viaggio. Come quando Parigi fu attaccata e io stavo a Bruxelles. Il terrore coincide sempre in qualche modo.
Non so quanti siano i morti ma la ferità è aperta, e il dolore scorre come sangue.
Hanno colpito quella città Barcellona, per intenderci, accogliente e aperta con tutti. La nostra seconda casa.
Non penso ci sia tanto da fare contro questi pazzi che solo strumentalmente usano la parola di un Dio.
Dio non esiste per questi criminali. Esiste solo ribrezzo umano e spirituale.