Tutto comincia così, aeroporto, saluto una nuova amica, Cinzia, il controllo bagagli e poi un cappuccino con una meritoria pasta sapore cioccolato. Ancora un caro amico incrociato, Mario, stesso volo, l’emozione e la palpitazione di un viaggio (solo ieri ho connesso) sembra per un attimo svanire.
Imbarco per Milano, non mi infilo in coda, respiro e aspetto. La gente parla piano. Una cameriera del bar spinge un carrello, si chiama Paola, lo leggo in targhetta. Si allontana verso il duty free. Un uomo spinge un bagaglio con le gambe. Poi è tutto storia da scrivere. Un nuovo viaggio, New York. Scalo a Milano, giusto per passare in un posto del cuore.