Un po’ di racconti di ieri, 8 novembre, dal mio viaggio nel Nord della Francia.
8 novembre, Bruxelles, ore 12,45 – Partenza volo da Cagliari in ritardo. Vicini pagubessiusu con la doppiaelle parlano a volume da sagra, sgomitano e alitano vino alle 11 del mattino. Ho provato a dormire, con cuscino tattico, benda e cuffie, poi letto un libro. Intanto sotto di noi c’era l’Europa, la cara vecchia Europa. Si atterra. Beauvais è uno sputo. Cerco il rent a car. Abituo il cervello a capire il francese e parlare inglese ma già mi incasino. Ecco la mia auto. Ora direzione nord, verso Saint Malo! Bonne route Tixi
Milly Sur Therain 14,10 -400 chilometri da fare. Una strada infinita tagliando in due la Francia accarezzando campi e radure, prati e borgate. Fame. Mi fermo in un delizioso paesino. Case basse, fiumiciattolo, ristorantino. Poche auto. Mi divincolo nel menù. Tutto in francese. Sorrido e chiedo in una lista a metà tra inglese, francese e italiano. Qualcosa arriva sempre.
Saint-Malo ore 20 Finalmente a destinazione! Dopo 5 ore di auto, dai verdi campi alle infinite autostrade a tre corsie con due pause per pranzo e per un caffè attraversando Picardie, Alta e Bassa Normandia e Bretagna finalmente eccomi St Malo, la prima tappa del viaggio.
Le sorprese e le gaffe non sono mancate: non sono riuscito a restituire l’auto perchè mancava il codice per entrare nel parcheggio(nessuno me lo ha dato). Così ho accordato che la tenessi fino a domattina. Speriamo di non trovare brutte sorprese sul conto, ma sono pronto al peggio.. Un bagliore in autostrada mi ha fatto pensare a qualche meteorite o forse mi son preso una multa all’autovelox. Ho affrontato le varie prove d’abilità: capire i menù in sola lingua francese, tre chiamate in lingua francese e inglese con i noleggiatori, tre dialoghi personali uscendo mediocremente bene. Ora, ancora appiccicoso, finalmente mi godo la mia stanza in questo tranquillo bnb. Prima di andare a prendermi qualcosa da mettere sullo stomaco il dilemma della camera: due porte. A cosa serviranno?
Non ho mai negato di essere un innamorato della fascia sud del mondo, Spagna, Portogallo, Turchia, Medio Oriente per la gente, i profumi e la problematicità che quel mondo rappresenta, ma è inutile nascondere che il Nord Europa ha ugualmente una sua magica atmosfera: le case e il loro abbraccio caldo, l’aria dei pub e delle brasserie, i colori dei campi, il mare cupo, le nuvole e i cieli tempestosi, le lucine dalle finestre, i quartieri tranquilli e ordinati che la sera si illuminano. Una sensazione di quiete e di benessere che ho conosciuto vivendo tempo fa a Dublino. E subito, volano ricordi…
(Perchè hai vissuto a Dublino? Disse l’utente medio)
9 novembre, Saint Malo ore 8,30 – Come ogni viaggio c’è qualcosa di speciale nel risvegliarsi in un’altra città, lontana e diversa. Perdersi e magari ritrovarsi. Ci sono visioni e sensazioni nuove che provo a raccontare per istigare la vostra voglia di mollare tutto e partire. Mi organizzo: un’ora di lavoro al computer a distanza, un capitolo del libro preparo lo zaino, colazione e poi esco. L’aria è fredda, sole tiepido e gabbiani. Mi incammino sul lungo viale che porta a Intra Muros (la cittadella fortificata, che originariamente era un’isola) centro storico di Saint Malo. Ecco cosa vedono i miei occhi mentre sale il profumo di salsedine.