Lunedì scorso ero all’ultimo incontro dell’Ordine dei Giornalisti per i crediti formativi.
Si parlava di regole e deontologia, temi interessanti alla luce degli ultimi tempi.
Una riflessione ampia, tra racconti di pezzi pagati 3 euro, editori che vivono di espedienti, nessuna solidarietà tra colleghi, regole a quel paese, contratti sulla carta e pochi fortunati (e bravi) a poterlo fare come mestiere.
Forse anni fa, lavata la delusione, l’aver preso altre strade rispetto al classico lavoro da giornalista di redazione e andarmene per i fatti miei (sfigatissima, perché pur avendo una tessera dal 2001 alla fine quasi non ti considerano ‘giornalista’ ma divertente se ci penso) è stata la scelta migliore.