Torno a casa, rimetto a posto la valigia, sono in paranoia come sempre prima di ogni viaggio quando sei in bilico tra un posto e l’altro, quando il viaggio è lo spartiacque tra un periodo di vita (e lavoro) e un altro.
Inizia l’estate 2.0, fino a luglio. Tornerò qualche giorno, probabile, ma per il resto ci si vedrà ai primi di agosto.
Ho un’ora scarsa di sonno, poi volerò all’aeroporto. Ma volevo scrivere due cose, due, come sempre.
Ho il ricordo di una bella serata, di tanta gente, di facce diverse e musica in posti diversissimi non solo geograficamente. Sono passato dagli anni 70 del Movidiparty a Skrillex al Kimiya, per intenderci.
Poi incontri, fortuiti. Di un amico che dopo anni che non ci si vede mi ferma e mi racconta che mi segue spesso su facebook: “quel che scrivi apre la mente – mi dice – è un bel punto di vista rispetto alla massa”. Parole che, lo ammetto, volevo condividere con voi, perché danno forza ed energia specie per chi vive perennemente in bilico come me.
Poco tempo e si cambia latitudine e paesaggio. Decisamente. Campi sportivi, baite, vallate e radure. Verde, niente mare, ma cieli azzurri e rapidi temporali. Poco tempo per riposare, c’è subito da fare domattina.
A quest’ora sarò in un posto bellissimo, ma anche il tramonto oggi, è stato fantastico, giusto un arrivederci.