Con un ginocchio in vacanza, eccomi qui a scrivere dal comodo divano matrimoniale della casa al mare, con il piacere o il dispiacere di essere dipendenti da altri, di essere trasportati ma anche di riflettere sulle persone che hanno problemi di mobilità (e sentire nel mio piccolo il loro immenso disagio esistenziale). La situazione del ginocchio è la stessa di ieri alla bella giornata sportiva dell’Auchan di Pirri: gonfiore e dolore, impossibilità di camminare bene.
Nessuna botta, nessun movimento inconsulto, nessun problema passato. Quindi, perché è successo? Chi lo sa.
“È il tuo corpo che ti lancia segnali” dice mio cugino Alessandro. Probabile. Se ci penso lavoro dalla domenica alla domenica, in teoria nel weekend dovrei riposarmi ma la finisco sempre tra djset ed eventi. Ho davanti un’estate che non fa rima certamente con relax: tra serate, lavoro, San Valentino, animazione, spiagge e monti, chi si fermerà?
“Ma quando riposi?” Bella domanda. Me la fanno in molti. È la mia voglia di vivere e fare che mi frega, non ci posso fare nulla. È il pedaggio da pagare.
In più, non riesco a essere costante in palestra, condizione necessaria per seguire questa vita ad avere un fisico all’altezza dell’enorme richiesta di risorse fisiche e mentali. Non appena mi sono iscritto, due settimane fa, ho preso l’influenza. Quando si chiama sfiga…
Così ho cancellato tutti gli impegni. Ieri niente serata allo Zero, oggi niente Oristano. Ci tenevo, ma purtroppo non posso farci nulla. Una giornata di stop, in realtà usata per rimettere in ordine la mia musica sul mac e scoprire di avere tanti pezzi inutili ed altri imbarazzanti (a suo tempo considerati delle “bombe”). Ho cancellato tantissima roba, credo almeno 1/3 degli archivi. Riordino e ricreo cartelle. Un lavoro incessante che volevo fare da tempo e questa giornata me l’ha permesso.
Quando ti riposi?
Speriamo di riuscire ad andare a votare, per un caro amico farò il possibile.
p.s. Venerdì a Monte Claro al Redbull Tour Bus organizzato dal Ready to Celebrate c’è stata tanta musica elettronica e rock, un mix perfetto che ha prodotto energia allo stato puro.
Faccio ancora i complimenti a tutti i dj da Riccardo Derio al duo Merk & Kremont e ai gruppi che si sono esibiti, sebbene non li abbia potuti seguire tutti, ma oggi mi è venuto in mente un momento del concerto, chi mi ha riportato indietro nel tempo, ovvero quando ho sentito “You Shook Me All Night Long” degli AC/DC eseguito alla grandissima dai Riff Raff.
Bravissimi tutti!