Il mio viaggio a Malta, anzi, i miei viaggi a Malta. Sono diventati tanti, e ogni volta mi sono dimenticato di scrivere qualcosa. Così, a distanza di mesi dalla mia ultima puntata, eccomi qui a raccontarvi qualche suggestione.

Malta è un’isola che si rivela lentamente, come un libro che si sfoglia con calma. All’inizio confusa, caotica, ma poi divertente e perfino rilassante. Dipende sempre da te, dal tuo stato d’animo e da dove ti sposti. Ogni volta che ci torno, mi accoglie con il suo clima mite e quel mix nordafro-siciliano-inglese davvero unico e speciale.

Ti consiglio di alloggiare sulla costa di La Valletta: scegli un piccolo albergo, diffida delle grandi catene, leggi le recensioni e assicurati che nelle vicinanze non ci siano fonti di rumore, altrimenti… addio sonno!

Non posso che cominciare da un luogo “facile” come la capitale, La Valletta, con i suoi edifici fatti di pietra color miele che riflettono il sole. I balconi chiusi, i “gallariji”, spuntano a ogni angolo come piccoli teatri privati.

Passeggiare per La Valletta è un viaggio nel tempo. Lascia la strada principale, Republic Street, troppo affollata di turisti, e perditi nei vicoli. Non dimenticare la Concattedrale di San Giovanni: forse da fuori non ti dice nulla, ma nasconde una gioia per gli occhi e la mente. Un luogo che non è solo un capolavoro barocco – naso all’insù e poi dimmi! – ma anche custode di uno dei dipinti più drammatici di Caravaggio, La Decollazione di San Giovanni Battista. Raffigura il momento con un realismo crudo e un uso magistrale della luce e dell’ombra. In un’altra sala si trova San Girolamo Scrivente: San Girolamo assorto nella scrittura, con un’espressione intensa e concentrata. Caravaggio dimostra di saper catturare l’anima umana attraverso il gioco di luci e ombre. Entrare lì è come essere trasportati in un’altra dimensione, dove l’arte e la spiritualità si intrecciano in un silenzio quasi sacrale.

Per tornare alla materialità, ahimè, i turisti si affollano ogni giorno, alle 12:00 e alle 16:00, per la tradizionale cerimonia del saluto a colpi di cannone dalla Saluting Battery, una pratica che risale ai tempi dei Cavalieri di Malta, nei Giardini Barrakka. Per la pausa pranzo, per gustare qualcosa, c’è l’imbarazzo della scelta: non so perché, ma mi sono affezionato a un bel ristorante romano, la Trattoria ZeroSei. Eh sì, anche a Malta ho mangiato italiano.

Ma Malta non è solo La Valletta. Le Tre Città – Birgu (Vittoriosa), Senglea (L’Isla) e Cospicua (Bormla) – spesso restano nell’ombra, dimenticate dai turisti frettolosi. Eppure, queste città – le ho raggiunte con un curioso servizio di trasferimento su una traballante barca di fortuna spacciata per turistica che partiva da sotto i Giardini Barrakka – hanno un fascino tutto loro. Birgu, con il suo porto che sembra un dipinto, offre un’atmosfera rilassata, lontana dal trambusto della capitale. Il Forte Sant’Angelo, che domina il Grand Harbour, è un monumento alla resistenza e alla forza, un luogo che racconta le storie dei Cavalieri di Malta e delle loro battaglie. Immancabile una pausa aperitivo in un locale universitario come il Date Art Caffè.

La costa orientale dell’Isola è quella più abitata e movimentata: partendo da nord, da St. Julian’s, l’energia di Paceville ti avvolge con la sua vivace vita notturna, mentre a Spinola Bay il ritmo rallenta tra barche colorate e cene tranquille sul mare. Proseguendo verso Sliema, il lungomare si anima di passeggiate, caffè affacciati sul porto e lo scintillio di negozi a Tigné Point. Lasciando la modernità alle spalle, si entra nella calma di Ta’ Xbiex e Gzira, dove gli yacht ondeggiano pigri nella marina e Manoel Island custodisce il suo forte silenzioso. A Msida, il porto accoglie barche a vela, e la chiesa di San Giuseppe si erge come una sentinella barocca.

Dicevamo St. Julian’s. Questo è il cuore pulsante della vita notturna maltese. La zona di Peaceville è un caos di luci, suoni e persone. Ogni notte è una festa, una serata, un invito a entrare e buttarsi nei locali. Caos assicurato: ci sono giovani da tutto il mondo mescolarsi e divertirsi, creando un’atmosfera che non trovi altrove. Malta è anche due locali top per chi ama la musica house ed elettronica: il Cafè del Mar e il Gianpula, dove eventi e djset internazionali sono sempre in programma.

Muoversi sull’isola con il bus – sì, lo so, storcerete il naso! – è un’esperienza di per sé. Gli autobus maltesi sono un microcosmo in movimento: anziani che chiacchierano, studenti che discutono del prossimo esame, turisti confusi che cercano di capire la loro fermata (un po’ come me!). E poi c’è l’autista, un personaggio che potrebbe benissimo essere il protagonista di un romanzo, con la sua guida un po’ spericolata e quel mix di serietà e ironia che solo i maltesi sanno avere. L’unico mezzo di trasporto pubblico a Malta è lui, non ci sono né treni, né tram. Spostarsi in autobus è semplice: le distanze sono piccole e tutti i centri abitati sono collegati direttamente alla stazione degli autobus di Valletta, con una corsa ogni 15-60 minuti a seconda della località. Il concetto di puntualità a Malta è piuttosto elastico: l’autobus può spaccare il minuto oppure arrivare con un quarto d’ora di ritardo, più probabile se venite in estate.

Allontaniamoci. Andiamo verso Marsaxlokk, a sud. Viverla è come vivere in un’altra velocità, come canterebbero Battiato e Alice nei Treni di Tozeur. Questo villaggio di pescatori è una fiera di colori, con le sue barche luzzu dipinte di rosso, giallo e blu, e quegli occhi enigmatici dipinti sulle prue, simbolo di protezione contro il male. Seduto lungo il porto, con l’odore del mare che riempie l’aria e il vociare dei mercati, puoi pranzare nei piccoli bar e ristoranti che offrono (in particolare il fritto) a tutte le ore e  non puoi non provare una certa meraviglia nel vedere le bancarelle colme di pesce fresco, frutta e verdura.

Altra tappa è Mdina, la città silente, un altro mondo. Anche qui consiglio di arrivarci in bus. Appena varchi le sue mura il tempo sembra fermarsi. Non ci sono suoni di automobili, solo il rumore dei tuoi passi e, forse, un soffio di vento che sussurra tra le antiche mura. Le strade strette e tortuose ti conducono in angoli nascosti. La vista dalle mura è mozzafiato: campi verdi che si estendono a perdita d’occhio, punteggiati qua e là da piccoli villaggi e chiese. Ristorante da consigliare: Coogi’s

Se vuoi cercare silenzio e lentezza, la parte occidentale dell’Isola fa per te. Malta è, infatti, tanti scenari, tanti colori, tante suggestioni. Sulla costa opposta a La Valletta ho visitato le scogliere di Dingli. Qui, il paesaggio cambia drasticamente: dalle città e dai villaggi si passa a un ambiente selvaggio e incontaminato. Le scogliere si ergono maestose sopra il mare, offrendo uno spettacolo di forza e bellezza. Seduto su una roccia, con il vento che ti sferza il viso e il rumore delle onde che si infrangono sotto di te, ti senti piccolo, ma in pace con il mondo. In zona ho pranzato in un bel ristorantino, a due passi dal mare, di nome Bobbyland.

Un altro luogo poco conosciuto, sempre sulla costa occidentale, è la baia Ghajn Tuffiena con un interessante locale per fare un aperitivo al tramonto del sole, tra l’altro gestito da un simpatico staff di romani: si chiama Singita Miracle Beach. Occhio agli orari dei bus del rientro e alle fermate perchè poi rischi di confonderti.

Malta è anche altre isole, come Gozo, l’isoletta sorella. Raggiungibile con un traghetto (partenza anche da Ċirkewwa), è un rifugio di tranquillità e autenticità. Le sue colline ondulate, i campi coltivati e i villaggi offrono un paesaggio completamente diverso. Victoria, con la sua Cittadella, è un luogo che domina l’isola, offrendo viste spettacolari e serenità che difficilmente trovi altrove. E poi c’è Ramla Bay, con la sua sabbia rossa e le acque cristalline, un luogo perfetto per rilassarsi e lasciarsi cullare dal suono del mare.

Malta è più grande della sua estensione. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, un angolo nascosto, un villaggio poco noto, una storia da ascoltare.

Alcuni consigliai finali, immancabili:

  • Visitala fuori stagione I mesi primaverili e autunnali sono i migliori per godere dell’isola senza il caos turistico. Ovviamente, se cerchi serate e disco, troverai meno offerta!
  • Perditi nelle zone meno trafficate. Lasciati guidare dall’istinto, esplora i vicoli secondari e i sentieri meno battuti.
  • Ascolta il mare: Trova un posto tranquillo lungo la costa, siediti e lasciati cullare dal suono delle onde.
  • Assapora la cucina locale: Non perdere l’occasione di provare piatti tradizionali come il *fenek* o la pastizzi
  • Vivi l’isola con lentezza: Malta non è un luogo da visitare di corsa. Anche se ti troverai nel caos, nelle disco, nel vociare di studenti e turisti (anche un po’ cafoni) e nel traffico, prenditi il tempo di assaporarla, di immergerti nella sua storia e nella sua cultura.

Scrivere di Malta è fissare su carta i ricordi, le emozioni e le scoperte. Chissà, magari tornerò a scrivere ancora, perché Malta ha sempre nuove storie da raccontare ai viaggiatori come noi.