Più o meno tardo pomeriggio, finisco la palestra e curioso su facebook alla ricerca di qualcosa di interessante, una notizia, uno stato, un link.
“Non lasciarci amico mio”. “Forza”. Uno, due e tre stati. Capisco che è successo qualcosa. Mi informo. Un ragazzo che conosco bene tra sport e discoteca ha tentato di farla finita. Una di quelle notizie che ti gelano, come minimo ti cambiano la serata. E infatti…così accade.
In un attimo ti balenano in testa mille domande sulla vita e l’esistenza, la ricerca della felicità e il sottile confine tra gioia e dolore, dietro tanti sorrisi si nascondono indecifrabili solitudini e malinconie, mai come oggi ognuno di noi si dimostra infinitamente debole di fronte alle avversità di una vita.
Un mondo troppo veloce per capire gli altri anche da un solo sguardo. Troppa fretta, distrazione, poca voglia di fermarsi ad avvertire un segnale, ascoltare e ancora ascoltare, sentire mani che tremano o battiti di cuore. Il rumore dell’indifferenza ci ha reso sordi, terribilmente sordi.
Non mi interessano i motivi, nessuno può sapere cosa passi per la testa a una persona in “quei” momenti. C’è bisogno sempre di comprensione e di cercare tra di noi il perché.
L’amarezza della notizia non va via nemmeno a tarda serata, quando mi metto davanti al mio mac e comincio a scrivere questa nota, riattaccando alcuni stati e pensieri. Fuori piove, nessun cane in giro, serata da lupi si direbbe. Non vi nego che qualche lacrima di rabbia mi sia scesa in auto.
Una vita (forse) compromessa. Mi sento solo di dire: non tenetevi dentro i problemi e le amarezze, c’è sempre qualcuno che può darvi una mano. Sono parole scontate, come sempre, ma sono le uniche che trovo stasera.