Lapidazione mediatica: è quella che hanno subito alcuni surfisti cagliaritani che conosco, tra cui Carlo Ciabatti e Andrea Melis, rei di aver sfidato il mare nel giorno della tempesta.
Ma tanti che continuano incessantemente a parlare di cose che non sanno, devono sempre mettere il muso sulle vite e sulle felicità altrui, hanno mai avuto una passione? Hanno mai inseguito un sogno? Hanno mai alzato gli occhi al cielo o forse guardato un orizzonte che non fosse il loro naso e la punta delle scarpe?
E poi: ragazzi e passione, ragazzi e intrepido coraggio, quale binomio riuscite a trovare più bello e poetico di questo? Quanta paura fa a chi non ha nulla di cui emozionarsi o deve comprarselo?
Io non sono uomo di mare, non so nemmeno nuotare figuratevi, amo e forse temo il mare però come forza unica e irrinunciabile della mia mediocre e semplice esistenza, lo vedo come compagno di viaggio speciale, come ascoltatore delle mie gioie e dei miei dolori, rispetto chi ha passione. Rispetto chi rischia per la propria passione. Conosco il brivido della passione e della poesia che ti porta a far pazzie, errori, a sfidare il destino e poi magari perdere tutto e ricominciare tutto da zero.
Preferisco gli appassionati. Preferisco chi rischia. Questa è la bellezza della vita, la bellezza può avere un prezzo, ecco perché, per fortuna, non è per tutti.
(foto dalla bacheca di Andrea Melis)